valle camonica

Laghetti di Pietra Rossa 2585m

I laghetti di Pietrarossa si trovano in alta Val Canè, una valle laterale della Valcamonica, in una conca a sud del Passo di Val Canè. Per raggiungere la valle risaliamo la statale 42 della Val Camonica, superiamo Edolo e ci dirigiamo verso Ponte di Legno. Dopo Vezza d’Oglio, a Stadolina, prendiamo a sinistra la provinciale 80 con la quale arriviamo a Vione.
Da qui, seguendo le indicazioni, giriamo ancora a sinistra e saliamo alla frazione di Canè. Giunti a Canè, attraversiamo l’abitato percorrendo la via principale fino ad incontrare un ponte sul torrente, lo superiamo ed entriamo in un vasto parcheggio sterrato dove lasciamo l’auto.
In fondo al parcheggio troviamo una bacheca con una grande cartina della zona e dei cartelli segnaletici.

Noi seguiamo il sentiero 165 su cui sono riportate le indicazioni per il nostro obbiettivo. Proseguiamo in leggera salita su di una strada con il fondo in cemento e pietre e incontriamo la Baita Stodegarda dove troviamo un cartello con una curiosa scritta “Le vere meraviglie non costano una lira. Camminare rende lieti. Sotterrate i pensieri … e i barattoli vuoti.” Continuiamo, in falso piano, sulla mulattiera, attraverso prati,

larici e baite, fino a raggiungere Cortebona 1766m dove troviamo un parcheggio, un area pic-nic e la Baita con il centro informazioni. Proseguiamo e poco dopo incontriamo una fornace da calce (calchèra) con un cartello che ne illustra le caratteristiche, appena più alto c’è una fontana. Riprendiamo a salire tra gli alberi, superiamo un’altra calchera, incontriamo un cartello con le indicazioni per il Bivacco Valzetoren e un ponte di legno che ci permette di superare il torrente. Continuiamo tra prati, rododendri e larici fino a raggiungere il Plazzo della Casera, una vasta prateria. Da qui, mentre si inizia vedere il bivacco, proseguiamo fino ad incontrare un ponte di legno, che attraversiamo, poco più avanti incontriamo le indicazioni per il bivacco. Ora il sentiero diviene più stretto, più ripido e serpeggiante, passiamo fra rocce e rododendri, superiamo un ruscelletto e

torniamo a vedere il bivacco.

che raggiungiamo poco dopo. Il Bivacco Valzeroten 2208m è una costruzione di pietra posta in una magnifica posizione, domina la valle con una spettacolare vista sul gruppo dell’Adamello. Qui non è raro incontrare degli stambecchi.

Superiamo il bivacco e percorriamo il sentiero che sale serpeggiante tra erba e pietre.

Raggiungiamo e superiamo un torrente che forma la cascata, ora il sentiero diviene più ripido, continuando sul percorso superiamo un canalino aiutandoci con gradini di pietra. Percorriamo alcuni stretti tornanti, sempre in salita e continuiamo tra spuntoni di roccia e erba.

Incontriamo e risaliamo un altro ripido canalino, poi proseguiamo con minore pendenza e dopo aver percorso altri tornanti arriviamo ad un pianoro con una bellissima vista sulla valle.

Continuiamo sul sentiero e in leggere discesa raggiungiamo la conca dove si trovano i laghetti.

PUNTO DI PARTENZA : Canè (BS) 1476m

SENTIERO: 165

DISLIVELLO: 1109 m

DIFFICOLTA’: E

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Rifugio Val Brandet e Malga Casazza 1474m

Il rifugio Val Brandet e la Malga Casazza si trovano nella Val Brandet, che fa parte della Riserva Naturale delle valli di S. Antonio, in provincia di Brescia. L’escursione inizia da S. Antonio, paesino della Val Camonica, che si raggiunge da Edolo seguendo la direzione Sondrio/Passo dell’Aprica. Superato il paese di Corteno Golgi, ignoriamo la prima indicazione per S.Antonio, proseguiamo lungo la statale e troviamo la seconda indicazione per S.Antonio imbocchiamo la strada che si stacca a sinistra e giungiamo alla località chiamata “Campagnola”. Seguendo le indicazioni raggiungiamo dopo circa 3 km il parcheggio a pagamento prima del paese di S.Antonio. Lasciata l’auto proseguiamo verso le baite dell’abitato di S.Antonio e seguiamo le indicazioni per il Rifugio Val Brandet sentiero 129.

Attraversiamo un ponte che ci porta sulla destra del Torrente Brandet e percorriamo una ripida strada, inizialmente lastricata che poi diviene sterrata che prosegue nel bosco. Raggiungiamo un bivio dove sulla destra si stacca la strada agro-silvo-pastorale per la Valle di Campovecchio, dove è posta una bacheca. Ignoriamo la deviazione e proseguiamo diritti in falsopiano fino a raggiungere la piana dove incontriamo le Baite Francesconi, continuiamo a salire fino a che raggiungiamo le Baite Brandet dove possiamo scorgere in lontananza il monte Telenek e il Monte Seller.

Passiamo accanto alla chiesetta dedicata a Giovanni Paolo II e proseguiamo quasi in piano fino a raggiungere

il Rifugio Brandet.

Lasciato il rifugio riprendiamo il sentiero e raggiungiamo il “Ponte del Gallina” dove troviamo anche una zona picnic.

Proseguiamo sempre sul sentiero 129 che costeggia il fiume, superiamo altre zone pic nic

e giungiamo al fondo valle dove troviamo Malga Casazza circondata da magnifici pascoli e fitti boschi.

PUNTO DI PARTENZA : S.Antonio Corteno Golgi 1127m (BS)

SENTIERO: 129

DISLIVELLO: 347m

DIFFICOLTA’: E

Valle Adamè Rifugio Lissone 2020m e Baita Adamè 2150m

La Valle Adamè è ritenuta da molti una delle più belle, se non la più bella valle del gruppo dell’Adamello, è di origine glaciale percorsa dal torrente Poia o Poglia d’Adamè. L’escursione ha inizio dalla Malga Lincino in Val Saviore che si raggiunge da Cedegolo, in Val Camonica, dove uscendo dalla strettoia centrale del paese troviamo sulla destra, per chi proviene da Brescia, le indicazioni per Valle, Ponte e Isola. Imbocchiamo questa deviazione e sempre seguendo le indicazioni per Valle e Rifugio Lissone, dopo 11 km raggiungiamo il paese di Valle che è il centro amministrativo della Val Saviore. Oltrepassiamo il paese e continuiamo sulla strada asfaltata che dopo aver passato un centro sportivo si fa più stretta e ripida, superiamo il ristorante Stella Alpina e dopo alcuni stretti tornanti, da percorrere con la dovuta attenzione, raggiungiamo Malga Lincino dove possiamo lasciare l’auto oppure possiamo proseguire per qualche centinaio di metri e parcheggiare presso la stazione a valle della teleferica 1620m. Lasciata l’auto seguiamo le indicazioni per il rifugio Lissone sentiero 15, attraversiamo inizialmente un prato e ci dirigiamo alla base di una parete rocciosa da dove iniziano le famose “scale dell’Adamè” che ci permetteranno, su gradini di pietra o legno e con numerosi tornanti, di superare in tutta sicurezza questo enorme balzo roccioso.

Giunti alla stazione di arrivo della teleferica entriamo nella magnifica Valle Adamè, incontriamo la diga che forma il laghetto e dall’altro lato del torrente Poia vediamo il rifugio Città di Lissone, appartenete all’omonimo C.A.I, che si può raggiungere attraversando un ponte.

Presso la diga troviamo numerosi segnavia, noi seguiamo il sentiero numero 1.

Proseguiamo quindi sul lato sinistro della valle risalendo la piana alluvionale percorsa dal serpeggiante e tumultuoso torrente Poia circondati da spettacolari cime.

Superiamo parecchi massi erratici, incontrando alcune torbiere naturali,

fino a raggiungere il rifugio Baita Adamè gestito dai volontari dell’ Associazione Gruppo Baita Adamè – ONLUS .

Il panorama è splendido possiamo ammirare in fondo alla valle il Monte Fumo e la sua anticima e il Corno d’Adamè che sovrastano la vedretta d’Adamè,

mentre sulla destra ci sono le cime appartenenti alla catena delle Levade che fa da confine con la trentina Val di Fumo, sul versante sinistro invece vediamo le vette che ci separano dalla Valle di Salarno.

PUNTO DI PARTENZA : Malga Lincino (BS) 1620m

SENTIERO: 15, 1

DISLIVELLO: 530m

DIFFICOLTA’: E

Case di Bles 2080m

Le Case di Bles sono un piccolo agglomerato di due baite situate sul versante meridionale del Corno di Bles, queste baite sono gestite dal CAI di Manerbio, una è riservata ai soci mentre l’altra è un bivacco aperto a tutti.
L’escursione inizia da Canè, frazione del comune di Vione, che si raggiunge da Edolo (Bs) seguendo la statale 42 della Val Camonica in direzione Tonale fino a che superato il paese di Vezza d’Oglio incontriamo una deviazione a sinistra per Stadolina, imbocchiamo questa strada e superati i paesi di Stadolina e Vione giungiamo a Canè dove parcheggiamo nei pressi del cimitero. Procediamo fra le case fino alla chiesa

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dove ci dirigiamo a sinistra

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verso un arco che oltrepassiamo, subito dopo, imbocchiamo un ripido sentiero acciottolato

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alla fine del quale ci immettiamo, sempre a sinistra, brevemente in una stradina lastricata e poi, oltrepassata via Pergola,

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prendiamo la successiva strada cementata dove troviamo le indicazioni del sentiero 84 fino a raggiungere il limite alto del paese. Proseguiamo fino ad un incrocio dove a sinistra vi è una Cappella votiva

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mentre sulla destra vi è un punto panoramico sul gruppo dell’Adamello dove sono posti un altare e una Croce.

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Proseguiamo a sinistra fino ad un altro incrocio dove ci dirigiamo, sempre sinistra, seguendo le indicazioni scritte sul muro per Saline e Case di Bles. Saliamo tra muretti e boschi superando alcuni tratti con fondo cementato fino a raggiungere le Case di Saline,

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piccolo gruppo di antiche baite alpine. Presso una fontana troviamo le indicazioni per le Case di Bles.

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Continuiamo in questa direzione tra boschi e prati, superiamo la sorgente “Funtana Guciola”

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e proseguiamo salendo con alcuni tornanti nel bosco

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e seguendo le indicazioni raggiungiamo finalmente le Case di Bles.

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PUNTO DI PARTENZA : Canè 1476m (BS)

SENTIERO: 84

DISLIVELLO: 604m

DIFFICOLTA’: E

Piz Tri 2308m

Il Piz Tri è una montagna della Valle Camonica  che fa parte del gruppo delle Orobie bresciane. L’ escursione inizia da Loritto, frazione del paese di Malonno, che raggiungiamo lasciando la statale della Val Camonica a Malonno dove seguiamo le indicazioni fino a raggiungere Loritto. Superata la piccola frazione, proseguiamo ancora su strada asfaltata in direzione Edolo fino a trovare una mulattiera sulla sinistra con le indicazioni per  il Piz Tri,

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parcheggiamo l’auto negli spiazzi lungo la strada e ci incamminiamo seguendo il segnavia 95A.  Raggiungiamo una zona picnic e proseguiamo seguendo sempre le indicazioni. Il sentiero sale nel bosco di larici, superiamo alcune baite fino ad arrivare alla baita Le Muse.

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Proseguiamo su una mulattiera che si inoltra nel bosco fino a giungere ad una zona dove troviamo alcune sculture lignee a forma di alberi e orso.

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Seguendo sempre il sentiero arriviamo ad incrociare il cartello trincee

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e con una piccola deviazione visitiamo le trincee della linea Cadorna, restaurate dagli alpini di Malonno.

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Ritorniamo sui nostri passi e proseguiamo sul sentiero seguendo le indicazioni per il Piz Tri.

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Giungiamo ad pianoro dove troviamo un laghetto

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Il percorso adesso compie un largo giro verso destra aggirando il lago fino ad incontrare  altri segnali.

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Risaliamo gradualmente il versante est del Piz Tri ,

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il percorso segue una vecchia strada militare che, con traversi e tornanti, risale i fianchi erbosi della montagna, continuiamo fino a giungere al pianoro sottostante la vetta rocciosa che raggiungiamo in poco tempo.

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Sulla vetta

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è posta una croce con una Madonnina.

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Dalla cima si può godere un magnifico panorama che spazia dalle Orobie al gruppo dell’Adamello.

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PUNTO DI PARTENZA : Loritto (Malonno-BS) 995m

SENTIERO: 95A,95

DISLIVELLO: 1313m

DIFFICOLTA’: E

Val Canè e Bivacco Valzaroten 2208m

La Val Canè è una bellissima valle camuna compresa tra la Val Grande a ovest e la Valle delle Messi ad est. Questa valle ha inizio dal paese di Canè e termina  sotto il gruppo della punta di Pietra Rossa, è percorsa dal torrente Fiumecolo e come le sue convalli è ricca di fauna (stambecchi, camosci e cervi). L’escursione ha inizio da Canè frazione di Vione in Valle Camonica che si raggiunge lasciando la Ss.42 del Tonale e imboccando la deviazione per Stadolina, superiamo la stretta strada che attraversa il piccolo paese e proseguiamo superando il paese di  Vione  dove continuiamo seguendo le indicazioni per Canè. Giunti a Canè continuiamo oltre il paese su via Cima Bleis  fino al parcheggio sterrato dove lasciamo l’auto. Qui troviamo un pannello del Parco nazionale dello Stelvio con le indicazioni ,

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noi proseguiamo sulla strada cementata che inizia con un tornante, passiamo accanto alla storica Baita Stotegarga dove troviamo un cartello con una curiosa scritta “Le vere meraviglie non costano una lira. Camminare rende lieti. Sotterrate i pensieri … e i barattoli vuoti.” Proseguiamo in  salita attraverso prati,

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larici e baite, successivamente continuiamo in falso piano su sterrato fino a raggiungere Cortebona 1766m dove troviamo un parcheggio e la Baita con il centro informazioni.

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Sul percorso incontriamo sulla destra una “Calchera”, si tratta di una fornace di calce restaurata, accanto vi è un cartello che ne descrive l’utilizzo.

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Attraversiamo il torrente su un ponte di legno e continuiamo tra larici e massi fino ad bivio dove, seguendo le indicazioni, andiamo a destra proseguendo con vari saliscendi fino a giungere

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ad una prateria chiamata Plazzo della Casera.

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da qui iniziamo a vedere il bivacco posto in alto sulla destra per chi sale. Riprendiamo a salire tra i rododendri fino a raggiungere un ponte che ci permette di attraversare   nuovamente il torrente .

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Iniziamo da qui la salita verso il bivacco,

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saliamo ripidamente con numerosi tornantini tra pietre e rododendri  fino a raggiungere il Bivacco Valzaroten.

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Il panorama è magnifico su tutta la valle e le montagne che la circondano: ad ovest   il Monte Bles e le cime di Glere, a Nord Punta di Pietra Rossa e la Cima Monticello mentre ad est vi sono dal monte Coleazzo e la Piramide di Somalbosco ,

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inoltre guardando verso la Valle Camonica possiamo ammirare l’Adamello.

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PUNTO DI PARTENZA : Canè (BS) 1476m

SENTIERO: 165

DISLIVELLO: 732m

DIFFICOLTA’: E