trentino

Lago Ritorto 2071m

Il Lago Ritorto si trova a Madonna di Campiglio (TN) ed insieme ai Laghi Serodoli, Gelato, Lambin e Nero fa parte dell’ incantevole giro dei 5 Laghi. E’ posizionato in un ambiente suggestivo con una vista panoramica sul Gruppo delle Dolomiti di Brenta ed è il più esteso dei Cinque Laghi. L’escursione inizia dal parcheggio Patascoss, che si raggiunge da Madonna di Campiglio seguendo le relative indicazioni. Lasciata l’auto seguiamo le indicazioni per il Rifugio 5 laghi, giunti al rifugio imbocchiamo il sentiero posto alle sue spalle numero 232.

Proseguiamo sul sentiero che attraversa in diagonale un pendio piuttosto scosceso; alcune funi d’acciaio aiutano a superare in sicurezza i punti più impegnativi.

Giunti al Lago Ritorto ammiriamo il panorama che ci circonda. Per il ritorno proseguiamo sul sentiero B05 che scende a Malga Ritorto,

passiamo accanto ad una cascata e continuiamo nel bosco, fino a giungere al pianoro dove è posta la Malga e dove possiamo godere una splendida vista sulle Dolomiti di Brenta.

Da qui continuiamo sulla carrareccia che ci riporta al parcheggio Patascoss.

PUNTO DI PARTENZA : parcheggio Patascoss 1727m (TN)

SENTIERO: B05, 232

DISLIVELLO: 344m

DIFFICOLTA’: E

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Val di Fumo e Rifugio Val di Fumo 1997 m

La Val di Fumo è una valle trentina posizionata alla base del Carè Alto, seconda cima del gruppo dell’Adamello. Questa magnifica valle ha conservato nei secoli il suo fascino selvaggio, si ritiene che il suo nome che derivi dalle lotte che si verificavano tra gli abitanti delle valli Giudicarie e della Val Camonica per il possesso di questo territorio. I contadini bruciavano i pascoli della valle per impedire ai rivali contendenti il loro uso, da cui il nome val di Fumo. L’escursione ha inizio dal parcheggio a pagamento della Diga di Malga Bissina a 1850 m, che si raggiunge percorrendo la strada asfaltata della Valle di Daone che inizia dai Forti di Lardaro, si superano i paesi di Praso e Daone, fino a raggiungere il citato parcheggio.

Lasciata l’auto seguiamo le indicazioni del segnavia 240 e imbocchiamo la strada sterrata che costeggia ad ovest il lago artificiale di Malga Bissina

e raggiungiamo Malga Breguzzo.

Davanti a noi si apre un panorama molto suggestivo.

In primo piano notiamo una piccola cascata del Chiese dall’acqua spumeggiante e sullo sfondo la Val di Fumo chiusa dall’imponente mole del Carè Alto 3465 m.

Continuiamo sul sentiero 240 che si inoltra nella valle

salendo dolcemente tra i mughi nelle vicinanze del fiume Chiese, raggiungiamo in seguito alcune praterie dove possiamo vedere cavalli al pascolo.

Proseguiamo su un pianoro erboso, sempre a fianco del Chiese, fino a giungere alla Malga Val di Fumo 1880 m, attraversiamo il fiume su di un ponticello di legno e percorriamo la breve salita che ci porta al Rifugio Val di Fumo 1997 m

Dal rifugio possiamo ammirare un magnifico panorama che comprende il Lago di Malga Bissina e la Val Daone mentre sul lato opposto abbiamo il Carè Alto e, alla sua sinistra, vediamo le cime del suo Gruppo che sono state teatro di aspre battaglie durante la Grande Guerra: il Corno di Mezzo 2800 m, il Corno di Vigo 2939 m e la Cresta di San Valentino 2800 m, mentre alla sua destra vi sono il Monte Folletto 3300 m, i Denti di Folletto 3200 m e il Corno di Cavento 3400 m.

PUNTO DI PARTENZA : parcheggio presso il Lago artificiale di Malga Bissina 1790m

SENTIERO: 240

DISLIVELLO: 207m

DIFFICOLTA’: E

Passo San Nicolò 2340m

Il Passo San Nicolò, in trentino, divide la Val Contrin dalla Valle San Nicolò. L’escursione inizia dal parcheggio dell’impianto del Ciampac ad Alba di Canazei (TN), dopo aver lasciato l’auto ci incamminiamo sulla strada sterrata che parte in fondo al piazzale dove

troviamo le indicazioni del sentiero 602.

La strada sale ripida, nel bosco, ma grazie ad un sentiero possiamo tagliare i numerosi tornanti. Raggiungiamo la piccola Baita Locia de Contrin 1736m addossata ad una roccia e dove possiamo godere di un magnifico scorcio sul Sassolungo.

Procediamo in falso piano sulla strada che si inoltra nel bosco della Val Contrin. Usciti dal bosco, oltrepassiamo un cancello in legno ed entriamo in un pascolo dove incontriamo un vecchia fornace per calce restaurata.

Continuiamo sulla carrareccia che si mantiene sulla destra del torrente Ruf de Contrin in un ambiente idilliaco tra prati e mucche. Giungiamo ad un bivio dove continuiamo sul sentiero 602.

Attraversiamo il torrente e proseguiamo in salita fino a Malga Cianci

la oltrepassiamo e continuiamo, sempre in salita tra gli alberi, fino ad arrivare al Rifugio Contrin posto ai piedi della Marmolada.

Al tempo della Prima Guerra Mondiale il rifugio era il centro logistico principale Austriaco.

Nei pressi del Rifugio troviamo le indicazioni del sentiero 608 per il rifugio Passo di San Nicolò. Imbocchiamo questo sentiero, oltrepassiamo Malga Contrin

e scendiamo al torrente che attraversiamo su un ponticello di legno dove possiamo ammirare la Cima d’Ombretta.

Risaliamo il sentiero, superiamo un bosco fuori dal quale possiamo ammirare i monti circostanti

e la Val Contrin.

Continuiamo fino a giungere al Passo San Nicolò e all’omonimo rifugio posto ai piedi del Colle Ombert, magnifico il panorama che spazia dal Catinaccio, al Sella, al Pordoi e alla Marmolada.

PUNTO DI PARTENZA : Piazzale Funivia Ciampac 1486m – Alba di Canazei (TN)

SENTIERO: 602, 608

DISLIVELLO: 854m

DIFFICOLTA’: E

Escursione Invernale al Lago delle Malghette

Il Lago delle Malghette è un lago di sbarramento di origine naturale, si trova nel Parco Naturale Adamello-Brenta, più precisamente nell’alta val Meledrio. Per fare questa escursione raggiungiamo Madonna di Campiglio (TN) e proseguiamo per Passo Campo Carlo Magno. Parcheggiamo l’auto al passo e continuiamo brevemente in discesa in direzione della Val di Sole e appena dopo il Condominio Falzè troviamo i cartelli che indicano Malga Vigo. Imbocchiamo la stradina sterrata in direzione della malga

e continuiamo sulla mulattiera che attraversa il bosco

fino raggiungere la Malga di Vigo 1830m aperta anche d’inverno.

Dalla Malga possiamo ammirare un magnifico panorama sulle Dolomiti di Brenta.

Vicino alla Malga troviamo anche il collegamento degli impianti di risalita di Madonna di Campiglio e Folgarida.
Dalla stazione di partenza dell’impianto Genziana ci dirigiamo a sinistra seguendo, con la dovuta attenzione e solo per pochi metri, la pista da sci , prendiamo, quindi, una traccia battuta che porta verso la partenza della teleferica del Rif. Malghette, fino ad incontrare le indicazioni per il rifugio e il lago delle Malghette, procediamo su questo percorso, che ricalca il sentiero estivo 201,

fino a giungere al Lago delle Malghette 1890m.

Arrivati al lago troviamo il rifugio omonimo, chiuso d’inverno, accanto a cui sorge una caratteristica chiesetta.

Anche da qua possiamo ammirare una bellissima vista sulle Dolomiti di Brenta.

Per il ritorno seguiamo il sentiero 265 direzione Malga Vigo e superiamo il piccolo ponte sull’emissario del lago passando sotto i fili della teleferica, Il sentiero ci conduce nuovamente a valle passando alle pendici del Monte Vigo. Tornati nei pressi di Malga Vigo ripercorriamo a ritroso la stradina seguita nell’andata.

PUNTO DI PARTENZA : Passo Campo Carlo Magno 1682m- Madonnadi Campiglio (TN)

SENTIERO: 201, 265

DISLIVELLO: 208m

DIFFICOLTA’: EAI (Escursionismo in Ambiente Innevato)


Rifugio San Pietro

L’escursione inizia dal parcheggio a pagamento del Lago di Tenno, nei pressi del Club Hotel Lago di Tenno, che si raggiunge da Riva del Garda (TN) seguendo le indicazioni stradali per il paese di Tenno.
Questo lago ha avuto un’origine particolare, infatti si è formato a seguito di una enorme frana che si è staccata dal monte Misone ed ha sbarrato l’afflusso del torrente Ri Sec che successivamente è divenuto l’unico immissario.

Lasciata l’auto scendiamo le scale che portano al lago, ci dirigiamo a destra oltrepassiamo una zona pic-nic e proseguiamo a sinistra sempre seguendo la riva del lago e le indicazioni del sentiero 406 in direzione Terra Rossa.

Lasciamo alle nostre spalle il lago di Tenno sempre seguendo la mulattiera.

Giunti a Terra Rossa imbocchiamo il sentiero 406A per Casa Bastiani,

il sentiero sale nel bosco con alcuni tornanti fino a giungere alla caratteristica Casa Bastiani.

A questo punto seguiamo le indicazioni per il Rifugio San Pietro, proseguiamo immettendoci sulla strada asfaltata che proviene da Ville del Monte, continuiamo fino ad un bivio dove troviamo nuove indicazioni che ci permettono, dopo aver superato un caratteristico cancello a volta, di raggiungere

il rifugio San Pietro 974m.

Accanto al rifugio sorge la bellissima Chiesetta datata XI secolo, si tratta di un antico luogo di culto frequentato, da secoli, dalle persone dei paesi circostanti.

Dal rifugio possiamo ammirare un magnifico panorama sulla parte settentrionale del lago di Garda e

delle montagne circostanti.

Per il ritorno possiamo fare un percorso ad anello, quando ritorniamo a Casa Bastiani non seguiamo il percorso di andata, ma imbocchiamo il sentiero 406 e dopo una ripida discesa giungiamo al caratteristico paese medioevale di Canale.

Dal paese seguiamo le indicazioni per il lago di Tenno e torniamo al parcheggio.

PUNTO DI PARTENZA :parcheggio Lago di Tenno 550m (TN)

SENTIERO: 406A, 406

DISLIVELLO: 424m

DIFFICOLTA’: E

Ciaspolata ad anello a Malga Vaglianella

L’escursione ha inizio dal centro sci di fondo “Malghette” presso la località di Campo Carlo Magno che si raggiunge da Madonna di Campiglio (TN) superando il tunnel e successivamente il parcheggio Grostè. Possiamo lasciare l’auto nel parcheggio a pagamento del Centro Fondo oppure negli appositi spazi, sempre a pagamento lungo la strada. Lasciata l’auto entriamo nel Centro Fondo e calzate le ciaspole seguiamo le indicazioni per Malga Vaglianella e Malga Mondifrà.

Lungo il percorso si elevano davanti a noi le punte di Pietra Grande e Cima Grostè. Attraversiamo le piste di fondo cercando di non danneggiarle e ci inoltriamo nel bosco di larici.

Procediamo in moderata salita fino a raggiungere una radura ai piedi di Pietra Grande.

Qui incontriamo Malga Mondifrà, punto di ristoro sempre aperto in inverno.

Lasciamo la malga e, seguendo le indicazioni, ci dirigiamo verso malga Vaglianella.

Il sentiero si inerpica, con pendenza maggiore, rispetto alla prima parte, sul crinale sinistro della Val Gelada.

Procediamo nel bosco superando la pendenza con alcuni tornanti fino a giungere a Maglia Vaglianella 1826m. La malga in inverno rimane chiusa.

Dalla Malga possiamo ammirare alcuni splendidi scorci sul Crozzon di Lares e sul Gruppo dell’Adamello.

Presso la malga troviamo le indicazioni per il percorso ad anello che, percorrendo in discesa il Tovo di Vagliana, ci riporterà a Malga Mondifrà e al Centro fondo.

PUNTO DI PARTENZA : Centro sci di fondo “Malghette”1665m, Madonna di Campiglio (TN)

SENTIERO: percorso racchette da neve “Malga Vaglianella”

DISLIVELLO: 161m

DIFFICOLTA’: EAI (Escursionismo in Ambiente Innevato)

Giro dei laghi di San Giuliano

Questa escursione si svolge nel gruppo dell’Adamello in una delle più belle zone del Trentino. L’escursione inizia dal parcheggio “Pozza delle Vacche ” che si raggiunge dal paese di Caderzone, in Val Rendena, seguendo le indicazioni per il Rifugio San Giuliano e percorrendo, per un paio di chilometri, una stradina asfaltata.

Lasciata l’auto seguiamo le indicazioni per il laghi di San Giuliano e imbocchiamo un ripido sentiero fino a raggiungere una strada lastricata che ci permette di raggiungere la Malga Campostril.

Dalla malga seguiamo le indicazioni del sentiero 221 in direzione della Bocchetta Acqua Fredda.

Giungiamo al bel laghetto di Vaccarsa, dove si apre un magnifico scorcio sulle Dolomiti di Brenta,

costeggiamo il laghetto sulla destra e risaliamo verso il passo Bocchetta dell’Acqua Fredda.

Al passo Bocchetta dell’Acqua Fredda 2185m si apre uno scenario grandioso sul Gruppo dell’Adamello,

sulle Dolomiti di Brenta e sul gruppo della Presanella.

Dalla bocchetta scendiamo, in direzione opposta a quella di salita, seguendo sempre per il sentiero 221 in direzione di Malga Garzonè e dei suoi bellissimi laghi. Oltrepassiamo un cancelletto

e proseguiamo con alcuni saliscendi fino a giungere al lago di Garzonè.

Successivamente raggiungiamo il bel rifugio San Giuliano.

Lasciato il rifugio continuiamo sul sentiero fino al laghetto San Giuliano dove incontriamo la chiesetta dedicata a S. Giuliano di Cilicia.
Le prime notizie su questo luogo risalgono al 1292 e riguardano la sua fonte di “acqua buona per le febbri” e pare fosse la dimora di un eremita. Un primo edificio venne costruito nel 1488 dai Lodron sul luogo dove la credenza popolare dice che S. Giuliano si ritirò per espiare la colpa dell’uccisione dei suoceri, per un tragico errore di gelosia per la sua bella consorte. L’attuale edificio risale al 1868. La leggenda narra che San Giuliano sia protettore dai morsi dei serpenti.

Superiamo la chiesetta e proseguiamo sul sentiero 230 fino a giungere a Malga San Giuliano.

Dalla malga cominciamo a scendere, questo tratto di percorso è rivolto sul versante della Val di Genova così che possiamo ammirare, in basso, le grandiose Cascate di Nardis. Raggiunto il bivio per Malga Diaga lasciamo il sentiero 230 e ci dirigiamo verso Malga Campo.

Da Malga Campo prendiamo la strada forestale che ci porta prima al parcheggio Pöc dali Fafc e successivamente al parcheggio Pozza delle Vacche.

PUNTO DI PARTENZA : Pozza delle Vacche 1485m Caderzone Terme (TN)

SENTIERO: 221,230

DISLIVELLO: 700m

DIFFICOLTA’: E

Ciaspolata al Lago Nambino

Percorso per ciaspole molto bello attraverso boschi di larici e abeti immersi nel silenzio della natura nello spettacolare scenario delle Dolomiti di Brenta. L’escursione ha inizio dai parcheggi della Piana di Nambino che si raggiungono da Madonna di Campiglio da dove seguiamo per Campo Carlo Magno. Uscendo dal tunnel della circonvallazione imbocchiamo la prima strada sulla sinistra in direzione Nambino e Patascoss e in breve, passando sotto un ponte, raggiungiamo la Piana di Nambino (Zangola) dove lasciamo l’auto. Calzate le ciaspole seguiamo le indicazioni per il Rifugio lago Nambino,

inizialmente attraversiamo la piana fino ad arrivare in prossimità

di uno splendido bosco qui seguiamo il sentiero per le ciaspole. Attraversiamo un ponticello e poi seguiamo sempre il sentiero che si inerpica tra gli abeti

dopo alcuni tornanti giungiamo nei pressi del lago Nambino

e del rifugio Lago Nambino.

Possiamo fare il periplo del lago osservando in lontananza le cime delle Dolomiti.

Terminato il giro del lago possiamo riprendere il sentiero da cui siamo saliti e raggiungere il parcheggio.

PUNTO DI PARTENZA : Piana di Nambino 1635m – Madonna di Campiglio (TN)

SENTIERO: 217

DISLIVELLO: 133m

DIFFICOLTA’: EAI (Escursionismo in Ambiente Innevato)

Cima undici o Sas da le Undesc 2550m

Sas da le Undesc o Cima Undici, in italiano, è una montagna che fa parte del gruppo dei Monzoni.  Questa imponente cima domina, con la sua vicina Cima Dodici o Sas da le Doudesc, l’abitato di Meida e tutta la parte centrale della Val di Fassa. Dalla valle di Fassa si presenta con una grande muraglia di roccia verticale mentre dalle Valle dei Monzoni mostra dolci pendii e verdi praterie.
L’escursione inizia da Pozza di Fassa dove prendiamo il bus navetta che ci porta fino a Baita Monzoni 1790 m.

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Da qui superiamo la malga e giungiamo al Pian di Munciogn dove troviamo un primo bivio, noi imbocchiamo, a destra, il sentiero 624 per il rifugio Vallaccia,

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risaliamo una mulattiera che sale ripidamente attraversando un bosco di larici e pini cembri,

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oltrepassiamo alcune baite, giungiamo ai pascoli di Gardecia e seguendo sempre il sentiero raggiungiamo il rifugio Vallaccia 2275 m.

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Lasciamo il rifugio e prendiamo il sentiero per la forcella Vallaccia,
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attraversiamo dei prati, dove possiamo incontrare le marmotte,

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 fino a raggiungere un bivio dove, seguendo le indicazioni, imbocchiamo  il sentiero per il Sas de le Undes.

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Proseguiamo in salita tra splendidi prati

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 fino a raggiungere la vetta del Sas de le Undesc 2557m.

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Il panorama è splendido e spazia a sulla val di Fassa e su tutti i gruppi dolomitici più importanti.

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PUNTO DI PARTENZA : Baita Monzoni 1820m – Pozza di Fassa (TN)

SENTIERO: 624

DISLIVELLO: 730m

DIFFICOLTA’: E

Monte Tonale Orientale 2696m

Il Monte Tonale Orientale è una delle ultime propaggini meridionali del Gruppo Ortles/Cevedale, si eleva nel versante trentino del Passo del Tonale, per cui durante  la grande guerra era sede dei comando austro-ungarico e si opponeva alle truppe italiane che si trovano sul dirimpettaio Monte Tonale Occidentale e sul Gruppo dell’Adamello. L’escursione ha inizio dall’Ospizio San Bartolomeo che si raggiunge dal passo del Tonale dirigendosi verso il parcheggio della seggiovia Val Albiolo e imboccando successivamente la stradina asfaltata che si dirige a destra verso la visibile costruzione del Ospizio. Lasciata l’auto nei pressi dell’ospizio,

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ci dirigiamo sul retro di quest’ultimo, dove troviamo e seguiamo la traccia in salita che ci porta in breve ad un incrocio dove sono posti vari segnavia.

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Noi imbocchiamo il sentiero 161 che inizia con un lungo traverso tra  pascoli e marmotte.

 

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Il sentiero  si sviluppa in parallelo con la seggiovia della Val Albiolo. Nel proseguo incrociamo il sentiero proveniente dalla Malga Albiolo.

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Da qui iniziamo a risalire il fianco del monte con alcuni tornanti, abbiamo così la possibilità di ammirare alcune belle vedute sulla Presanella e sull’adiacente Gruppo dell’Adamello.

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Lungo il percorso possiamo osservare sul terreno le buche lasciate dalle bombe italiane sparate dal fronte adamellino durante la grande guerra.

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Raggiungiamo un altro incrocio che ci indica una deviazione che premette di visitare, per chi lo volesse, alcune trincee austroungariche. Risaliamo sempre il sentiero 161, passiamo accanto ad una grotta,

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superiamo un ponticello leggermente esposto, ma protetto con una fune di sicurezza

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e giungiamo infine alla Sella della Città Morta

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i cui resti vediamo sotto di noi.

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Questo era il centro logistico di comando degli imperiali. Iniziamo ora l’ascesa alla cima del monte,

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qui il fondo del sentiero cambia e diviene roccioso per cui in caso di pioggia si deve  prestare la dovuta attenzione.  Risaliamo con alcuni brevi tornanti, superiamo i resti di una costruzione e in breve

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giungiamo sulla vetta dove troviamo due croci , una metallica e una piccola in legno.

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Magnifico il panorama a 360° che comprende  il sottostante Passo del Tonale, la cima dell’Adamello con il suo gruppo, la Cima Presanella con il suo ghiacciaio, il monte Vioz,

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il monte Redival, la Torre e la Punta d’Albiolo, il Passo dei Contrabbandieri, la Cima Casaiole e il monte Tonale occidentale.

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PUNTO DI PARTENZA : Ospizio San Bartolomeo – Passo del Tonale 1971m

SENTIERO: 161

DISLIVELLO: 725m

DIFFICOLTA’: E-EE ( in caso pioggia o ghiaccio)