dolomiti

Lago Ritorto 2071m

Il Lago Ritorto si trova a Madonna di Campiglio (TN) ed insieme ai Laghi Serodoli, Gelato, Lambin e Nero fa parte dell’ incantevole giro dei 5 Laghi. E’ posizionato in un ambiente suggestivo con una vista panoramica sul Gruppo delle Dolomiti di Brenta ed è il più esteso dei Cinque Laghi. L’escursione inizia dal parcheggio Patascoss, che si raggiunge da Madonna di Campiglio seguendo le relative indicazioni. Lasciata l’auto seguiamo le indicazioni per il Rifugio 5 laghi, giunti al rifugio imbocchiamo il sentiero posto alle sue spalle numero 232.

Proseguiamo sul sentiero che attraversa in diagonale un pendio piuttosto scosceso; alcune funi d’acciaio aiutano a superare in sicurezza i punti più impegnativi.

Giunti al Lago Ritorto ammiriamo il panorama che ci circonda. Per il ritorno proseguiamo sul sentiero B05 che scende a Malga Ritorto,

passiamo accanto ad una cascata e continuiamo nel bosco, fino a giungere al pianoro dove è posta la Malga e dove possiamo godere una splendida vista sulle Dolomiti di Brenta.

Da qui continuiamo sulla carrareccia che ci riporta al parcheggio Patascoss.

PUNTO DI PARTENZA : parcheggio Patascoss 1727m (TN)

SENTIERO: B05, 232

DISLIVELLO: 344m

DIFFICOLTA’: E

Pubblicità

Rifugio Nuvolau 2575m e Rifugio Averau 2415m

Il rifugio Nuvolau è il rifugio più antico delle Dolomiti, venne costruito nel 1883 sulla cima del monte Nuvolau. L’escursione inizia dal parcheggio del Passo Falzarego 2105m

da qui ci dirigiamo verso il segnavia del sentiero 441 che imbocchiamo.

Superiamo gli impianti di risalita del Col Gallina, passiamo su un ponte di legno e successivamente risaliamo un tratto roccioso fino a giungere ad un pianoro dove incontriamo il bivio del sentiero per la Croda Negra. Noi ci dirigiamo a sinistra e risaliamo un canale roccioso, da percorrere con la dovuta attenzione, specialmente in caso di pioggia o ghiaccio. Superato questo tratto, in breve raggiungiamo la Forcella Averau.

Continuiamo costeggiando la parete sud dell’ Averau

fino a giungere all’omonimo Rifugio 2415m.

Da qui possiamo vedere il Nuvolau con il suo rifugio posto sulla cima. Lasciamo il rifugio Averau e imbocchiamo il sentiero 439, superiamo alcune placche rocciose e risaliamo, con attenzione, il pendio del Nuvolau, mantenendoci a debita distanza dagli strapiombi che costeggiano il sentiero,

fino a raggiungere il Rifugio Nuvolau a 2575m.

Magnifico il panorama dolomitico che ci si presenta e che comprende la Croda da Lago, il Cristallo, le Tre Cime di Lavaredo, il Sorapiss, l’Antelao, le Tofane, il Fanis, la Civetta, il Pelmo e la Marmolada.

Lasciamo il Rifugio e ripercorriamo lo stesso sentiero fino al Rifugio Averau, da qui prendiamo il sentiero 439 che si dirige verso il Rifugio Scoiattoli alle Cinque Torri,

proseguiamo fino ad incrociare il sentiero 440 che imbocchiamo. Scendiamo nel bosco fino a raggiungere

il Pian dei Menìs, nelle cui vicinanze passa la strada del Passo Falzarego. Risaliamo fino al Rifugio Col Gallina 2060m

da dove continuiamo fino al Passo Falzarego.

PUNTO DI PARTENZA : Passo Falzarego 2105m

SENTIERO: 441, 439, 440

DISLIVELLO: 470m

DIFFICOLTA’: E- EE


Giro dei laghi di San Giuliano

Questa escursione si svolge nel gruppo dell’Adamello in una delle più belle zone del Trentino. L’escursione inizia dal parcheggio “Pozza delle Vacche ” che si raggiunge dal paese di Caderzone, in Val Rendena, seguendo le indicazioni per il Rifugio San Giuliano e percorrendo, per un paio di chilometri, una stradina asfaltata.

Lasciata l’auto seguiamo le indicazioni per il laghi di San Giuliano e imbocchiamo un ripido sentiero fino a raggiungere una strada lastricata che ci permette di raggiungere la Malga Campostril.

Dalla malga seguiamo le indicazioni del sentiero 221 in direzione della Bocchetta Acqua Fredda.

Giungiamo al bel laghetto di Vaccarsa, dove si apre un magnifico scorcio sulle Dolomiti di Brenta,

costeggiamo il laghetto sulla destra e risaliamo verso il passo Bocchetta dell’Acqua Fredda.

Al passo Bocchetta dell’Acqua Fredda 2185m si apre uno scenario grandioso sul Gruppo dell’Adamello,

sulle Dolomiti di Brenta e sul gruppo della Presanella.

Dalla bocchetta scendiamo, in direzione opposta a quella di salita, seguendo sempre per il sentiero 221 in direzione di Malga Garzonè e dei suoi bellissimi laghi. Oltrepassiamo un cancelletto

e proseguiamo con alcuni saliscendi fino a giungere al lago di Garzonè.

Successivamente raggiungiamo il bel rifugio San Giuliano.

Lasciato il rifugio continuiamo sul sentiero fino al laghetto San Giuliano dove incontriamo la chiesetta dedicata a S. Giuliano di Cilicia.
Le prime notizie su questo luogo risalgono al 1292 e riguardano la sua fonte di “acqua buona per le febbri” e pare fosse la dimora di un eremita. Un primo edificio venne costruito nel 1488 dai Lodron sul luogo dove la credenza popolare dice che S. Giuliano si ritirò per espiare la colpa dell’uccisione dei suoceri, per un tragico errore di gelosia per la sua bella consorte. L’attuale edificio risale al 1868. La leggenda narra che San Giuliano sia protettore dai morsi dei serpenti.

Superiamo la chiesetta e proseguiamo sul sentiero 230 fino a giungere a Malga San Giuliano.

Dalla malga cominciamo a scendere, questo tratto di percorso è rivolto sul versante della Val di Genova così che possiamo ammirare, in basso, le grandiose Cascate di Nardis. Raggiunto il bivio per Malga Diaga lasciamo il sentiero 230 e ci dirigiamo verso Malga Campo.

Da Malga Campo prendiamo la strada forestale che ci porta prima al parcheggio Pöc dali Fafc e successivamente al parcheggio Pozza delle Vacche.

PUNTO DI PARTENZA : Pozza delle Vacche 1485m Caderzone Terme (TN)

SENTIERO: 221,230

DISLIVELLO: 700m

DIFFICOLTA’: E

Cima undici o Sas da le Undesc 2550m

Sas da le Undesc o Cima Undici, in italiano, è una montagna che fa parte del gruppo dei Monzoni.  Questa imponente cima domina, con la sua vicina Cima Dodici o Sas da le Doudesc, l’abitato di Meida e tutta la parte centrale della Val di Fassa. Dalla valle di Fassa si presenta con una grande muraglia di roccia verticale mentre dalle Valle dei Monzoni mostra dolci pendii e verdi praterie.
L’escursione inizia da Pozza di Fassa dove prendiamo il bus navetta che ci porta fino a Baita Monzoni 1790 m.

DSC09520

Da qui superiamo la malga e giungiamo al Pian di Munciogn dove troviamo un primo bivio, noi imbocchiamo, a destra, il sentiero 624 per il rifugio Vallaccia,

DSC09525

risaliamo una mulattiera che sale ripidamente attraversando un bosco di larici e pini cembri,

DSC09526

oltrepassiamo alcune baite, giungiamo ai pascoli di Gardecia e seguendo sempre il sentiero raggiungiamo il rifugio Vallaccia 2275 m.

DSC09538

Lasciamo il rifugio e prendiamo il sentiero per la forcella Vallaccia,
DSC09568
attraversiamo dei prati, dove possiamo incontrare le marmotte,

DSC09565

 fino a raggiungere un bivio dove, seguendo le indicazioni, imbocchiamo  il sentiero per il Sas de le Undes.

DSC09543

Proseguiamo in salita tra splendidi prati

DSC09563

 fino a raggiungere la vetta del Sas de le Undesc 2557m.

DSC09558

Il panorama è splendido e spazia a sulla val di Fassa e su tutti i gruppi dolomitici più importanti.

DSC09560

PUNTO DI PARTENZA : Baita Monzoni 1820m – Pozza di Fassa (TN)

SENTIERO: 624

DISLIVELLO: 730m

DIFFICOLTA’: E

Lago Antermoia, Rifugio Antermoia 2496m e Monte Mantello 2567m

Il lago d’Antermoia è un lago di origine glaciale ed è uno dei più alti laghi delle Dolomiti,  si trova vicino al Rifugio Antermoia. L’escursione inizia da Campitello di Fassa, paese della Val di Fassa che raggiungiamo seguendo la strada statale 48 delle Dolomiti. Parcheggiamo l’auto in prossimità della “Streda de Salin” dove troviamo le indicazioni per il Rifugio Antermoia.

DSC09942

Seguendo le indicazioni ci incamminiamo sulla strada, superiamo un piccolo parcheggio e risaliamo su una strada cementata

DSC09940

seguendo le indicazioni per il rifugio Micheluzzi. Lungo il percorso incontriamo alcune caratteristiche santelle votive.

DSC09939

Raggiungiamo e superiamo la baita Fraines,

DSC09938

proseguiamo fino a giungere al Rifugio Micheluzzi.

DSC09818

Da qui seguiamo le indicazioni per il Rifugio Antermoia.

DSC09820

Lasciamo il rifugio Micheluzzi e continuiamo in falso piano, in questo tratto di escursione  possiamo ammirare il fascino della Val Duron con le sue baite , i pascoli verdeggianti e il  caratteristico rio Duron che la percorre. La Val Duron è stata classificata sito SIC (Site of Community Importance), zona speciale di conservazione e protezione perché luogo di riproduzione di relitti glaciali in via di estinzione.

DSC09826

Questa valle si trova tra la Val di Dona a sinistra e il Sassopiatto a destra, davanti a noi possiamo intravedere le Cime di Terra Rossa.

DSC09929

Ci inoltriamo nella valle, superiamo la baita Brach,

DSC09825

e giungiamo ad un ponte dove abbandoniamo la mulattiera e imbocchiamo

DSC09830

un sentiero che risale ripidamente un pascolo per poi

DSC09931

raggiungere il Passo delle Ciaregole 2282 m dove il panorama si fa grandioso sulle cime circostanti. Continuiamo sul sentiero 580,

DSC09840

che da erboso diviene pietroso, passiamo sotto le pareti della Cima Principale di Dona che incombono sulla nostra destra.

DSC09927

Continuiamo a salire con alcuni tornanti

DSC09926

fino al Passo di Dona 2516m dove giunge anche la teleferica del Rifugio Antermoia. In prossimità del Passo imbocchiamo la traccia che si stacca a sinistra,

DSC09848

seguendo le evidenti tracce e ometti di pietra fino a raggiungere il Monte Mantello. Dalla cima erbosa il panorama spazia dal Sassolungo, al gruppo del Sella, alla Marmolada e  alle Pale di S. Martino.

DSC09875

 

DSC09872

Dalla Cima ritorniamo al Passo di Dona e seguiamo il sentiero che ci porta

DSC09881

al Rifugio Antermoia. Da qui in breve raggiungiamo

DSC09884

il bellissimo Lago di Antermoia.

DSC09894

 

PUNTO DI PARTENZA : Campitello di Fassa (TN) 1448m

SENTIERO: 578, 580

DISLIVELLO: 1119m

DIFFICOLTA’: E