Escursioni Bresciane

Monte Tonale Orientale 2696m

Il Monte Tonale Orientale è una delle ultime propaggini meridionali del Gruppo Ortles/Cevedale, si eleva nel versante trentino del Passo del Tonale, per cui durante  la grande guerra era sede dei comando austro-ungarico e si opponeva alle truppe italiane che si trovano sul dirimpettaio Monte Tonale Occidentale e sul Gruppo dell’Adamello. L’escursione ha inizio dall’Ospizio San Bartolomeo che si raggiunge dal passo del Tonale dirigendosi verso il parcheggio della seggiovia Val Albiolo e imboccando successivamente la stradina asfaltata che si dirige a destra verso la visibile costruzione del Ospizio. Lasciata l’auto nei pressi dell’ospizio,

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ci dirigiamo sul retro di quest’ultimo, dove troviamo e seguiamo la traccia in salita che ci porta in breve ad un incrocio dove sono posti vari segnavia.

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Noi imbocchiamo il sentiero 161 che inizia con un lungo traverso tra  pascoli e marmotte.

 

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Il sentiero  si sviluppa in parallelo con la seggiovia della Val Albiolo. Nel proseguo incrociamo il sentiero proveniente dalla Malga Albiolo.

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Da qui iniziamo a risalire il fianco del monte con alcuni tornanti, abbiamo così la possibilità di ammirare alcune belle vedute sulla Presanella e sull’adiacente Gruppo dell’Adamello.

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Lungo il percorso possiamo osservare sul terreno le buche lasciate dalle bombe italiane sparate dal fronte adamellino durante la grande guerra.

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Raggiungiamo un altro incrocio che ci indica una deviazione che premette di visitare, per chi lo volesse, alcune trincee austroungariche. Risaliamo sempre il sentiero 161, passiamo accanto ad una grotta,

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superiamo un ponticello leggermente esposto, ma protetto con una fune di sicurezza

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e giungiamo infine alla Sella della Città Morta

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i cui resti vediamo sotto di noi.

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Questo era il centro logistico di comando degli imperiali. Iniziamo ora l’ascesa alla cima del monte,

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qui il fondo del sentiero cambia e diviene roccioso per cui in caso di pioggia si deve  prestare la dovuta attenzione.  Risaliamo con alcuni brevi tornanti, superiamo i resti di una costruzione e in breve

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giungiamo sulla vetta dove troviamo due croci , una metallica e una piccola in legno.

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Magnifico il panorama a 360° che comprende  il sottostante Passo del Tonale, la cima dell’Adamello con il suo gruppo, la Cima Presanella con il suo ghiacciaio, il monte Vioz,

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il monte Redival, la Torre e la Punta d’Albiolo, il Passo dei Contrabbandieri, la Cima Casaiole e il monte Tonale occidentale.

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PUNTO DI PARTENZA : Ospizio San Bartolomeo – Passo del Tonale 1971m

SENTIERO: 161

DISLIVELLO: 725m

DIFFICOLTA’: E-EE ( in caso pioggia o ghiaccio)

 

 

 

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Piz Tri 2308m

Il Piz Tri è una montagna della Valle Camonica  che fa parte del gruppo delle Orobie bresciane. L’ escursione inizia da Loritto, frazione del paese di Malonno, che raggiungiamo lasciando la statale della Val Camonica a Malonno dove seguiamo le indicazioni fino a raggiungere Loritto. Superata la piccola frazione, proseguiamo ancora su strada asfaltata in direzione Edolo fino a trovare una mulattiera sulla sinistra con le indicazioni per  il Piz Tri,

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parcheggiamo l’auto negli spiazzi lungo la strada e ci incamminiamo seguendo il segnavia 95A.  Raggiungiamo una zona picnic e proseguiamo seguendo sempre le indicazioni. Il sentiero sale nel bosco di larici, superiamo alcune baite fino ad arrivare alla baita Le Muse.

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Proseguiamo su una mulattiera che si inoltra nel bosco fino a giungere ad una zona dove troviamo alcune sculture lignee a forma di alberi e orso.

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Seguendo sempre il sentiero arriviamo ad incrociare il cartello trincee

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e con una piccola deviazione visitiamo le trincee della linea Cadorna, restaurate dagli alpini di Malonno.

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Ritorniamo sui nostri passi e proseguiamo sul sentiero seguendo le indicazioni per il Piz Tri.

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Giungiamo ad pianoro dove troviamo un laghetto

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Il percorso adesso compie un largo giro verso destra aggirando il lago fino ad incontrare  altri segnali.

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Risaliamo gradualmente il versante est del Piz Tri ,

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il percorso segue una vecchia strada militare che, con traversi e tornanti, risale i fianchi erbosi della montagna, continuiamo fino a giungere al pianoro sottostante la vetta rocciosa che raggiungiamo in poco tempo.

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Sulla vetta

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è posta una croce con una Madonnina.

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Dalla cima si può godere un magnifico panorama che spazia dalle Orobie al gruppo dell’Adamello.

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PUNTO DI PARTENZA : Loritto (Malonno-BS) 995m

SENTIERO: 95A,95

DISLIVELLO: 1313m

DIFFICOLTA’: E

Ciaspolata alle Case di Vallaro 1470m

La Val di Vallaro detta anche Val Paghera di Vione,  è una breve e stretta valle laterale della alta Val Camonica e si trova a sud del paese di Stadolina, nel Parco dell’Adamello mentre la sua testata è chiusa dal monte Aviolo. L’escursione ha inizio dalle case di Vallaro (Valar),

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che si raggiungono, percorrendo la s.s. 42 della Val Camonica. Superato il paese di  Vezza d’Oglio, poco prima del cartello di Vione si prende  una strada che scende a destra con le indicazioni “Malghe del Calvo”, procediamo  fino ad oltrepassare un ponte sul fiume e parcheggiamo in uno spiazzo presso Valar. Imbocchiamo la strada che si inoltra, a destra , tra le case.

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La strada diviene una carrareccia e noi la risaliamo, sempre tenendo la destra, seguendo le indicazioni monte Calvo.

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Entriamo in   un magnifico bosco, con bella vista sul fondo valle.

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Continuiamo superando alcuni tornanti

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fino a che la mulattiera diviene pianeggiante entrando nella Val di Vallaro.

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Da qui in breve raggiungiamo la località Paghera o case di Vallaro

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dove troviamo il Bivacco Val Vallaro o Bivacco Val Paghera di proprietà del Cai di Crema.

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PUNTO DI PARTENZA :località Valar di Vione 1050m (BS)

SENTIERO:  percorso ciaspole 9

DISLIVELLO: 420m

DIFFICOLTA’: EAI (Escursionismo in Ambiente Innevato)

Val Canè e Bivacco Valzaroten 2208m

La Val Canè è una bellissima valle camuna compresa tra la Val Grande a ovest e la Valle delle Messi ad est. Questa valle ha inizio dal paese di Canè e termina  sotto il gruppo della punta di Pietra Rossa, è percorsa dal torrente Fiumecolo e come le sue convalli è ricca di fauna (stambecchi, camosci e cervi). L’escursione ha inizio da Canè frazione di Vione in Valle Camonica che si raggiunge lasciando la Ss.42 del Tonale e imboccando la deviazione per Stadolina, superiamo la stretta strada che attraversa il piccolo paese e proseguiamo superando il paese di  Vione  dove continuiamo seguendo le indicazioni per Canè. Giunti a Canè continuiamo oltre il paese su via Cima Bleis  fino al parcheggio sterrato dove lasciamo l’auto. Qui troviamo un pannello del Parco nazionale dello Stelvio con le indicazioni ,

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noi proseguiamo sulla strada cementata che inizia con un tornante, passiamo accanto alla storica Baita Stotegarga dove troviamo un cartello con una curiosa scritta “Le vere meraviglie non costano una lira. Camminare rende lieti. Sotterrate i pensieri … e i barattoli vuoti.” Proseguiamo in  salita attraverso prati,

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larici e baite, successivamente continuiamo in falso piano su sterrato fino a raggiungere Cortebona 1766m dove troviamo un parcheggio e la Baita con il centro informazioni.

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Sul percorso incontriamo sulla destra una “Calchera”, si tratta di una fornace di calce restaurata, accanto vi è un cartello che ne descrive l’utilizzo.

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Attraversiamo il torrente su un ponte di legno e continuiamo tra larici e massi fino ad bivio dove, seguendo le indicazioni, andiamo a destra proseguendo con vari saliscendi fino a giungere

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ad una prateria chiamata Plazzo della Casera.

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da qui iniziamo a vedere il bivacco posto in alto sulla destra per chi sale. Riprendiamo a salire tra i rododendri fino a raggiungere un ponte che ci permette di attraversare   nuovamente il torrente .

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Iniziamo da qui la salita verso il bivacco,

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saliamo ripidamente con numerosi tornantini tra pietre e rododendri  fino a raggiungere il Bivacco Valzaroten.

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Il panorama è magnifico su tutta la valle e le montagne che la circondano: ad ovest   il Monte Bles e le cime di Glere, a Nord Punta di Pietra Rossa e la Cima Monticello mentre ad est vi sono dal monte Coleazzo e la Piramide di Somalbosco ,

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inoltre guardando verso la Valle Camonica possiamo ammirare l’Adamello.

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PUNTO DI PARTENZA : Canè (BS) 1476m

SENTIERO: 165

DISLIVELLO: 732m

DIFFICOLTA’: E

Valle delle Messi e Bivacco Linge 2273m

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La Valle delle Messi è ritenuta da molti una tra le più belle valli camune. E’ la valle più settentrionale della Val Camonica, situata tra il Passo Gavia e il Passo di Pietra Rossa, è attraversata dal torrente Frigidolfo, inoltre è popolata da una numerosa fauna: stambecchi, camosci, cervi ,volpi e marmotte oltre all’aquila che nidifica sulle circostanti montagne. L’escursione ha inizio da Sant’Apollonia che raggiungiamo imboccando, dopo Ponte di Legno sulla ss 42 del Tonale, la deviazione per il Passo Gavia, proseguiamo fino a dove, prima dei tornanti della strada del Gavia, troviamo le indicazioni per Sant’Apollonia dove ci dirigiamo e parcheggiamo nell’area attrezzata Case Silizzi. Lasciata l’auto seguiamo le indicazioni del sentiero 158

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e proseguiamo in leggera salita sulla carrareccia. Superiamo la località Case degli Orti e

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un bivio per il Passo Gavia, ma noi proseguiamo sul sentiero 158. Oltrepassiamo le Case Pradazzo e continuiamo in falsopiano

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fino a superare il Rio Gaviola,

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poi iniziamo a salire con alcuni tornanti verso il Rifugio Valmalza 1977m che troviamo sulla destra posto sotto l’omonima malga in località Baite di Valmalza.

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Oltrepassato il rifugio e ci dirigiamo verso la testata della valle, sempre sul sentiero 158

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che da carrareccia ora  si trasforma in sentiero. Superiamo alcuni ruscelli su rustici ponticelli di legno e ci dirigiamo verso l’altro versante della valle,

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sempre seguendo il sentiero. Risaliamo con stretti tornanti il lato sinistro della valle fino a raggiungere un ampio pianoro dove vediamo il Bivacco Linge che raggiungiamo rapidamente.

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Il Bivacco Linge è stato ricavato, dal Cai di Pezzo-Ponte di legno, dalla vecchia e inutilizzata  Malga di Monticelli di Valmalza.  Il panorama è magnifico infatti il bivacco è circondato ad ovest dalla Cima Monticello e dalla Punta di Pietra Rossa, a nord dal gruppo di Savoretta e dal Monte Gavia, ad est dal Monte Gaviola

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con la statale del Gavia, mentre a sud possiamo intravedere la Presanella.

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PUNTO DI PARTENZA : Sant’Apollonia area attrezzata Case Silizzi 1597m- Ponte di Legno (BS)

SENTIERO: 158

DISLIVELLO: 676m

DIFFICOLTA’: E

Val Grande e Bivacco Saverio Occhi 2040m

La Val Grande è una valle laterale dell’alta Valle Camonica, lunga circa 12 km, è formata dal torrente Grande e fa parte del Parco Nazionale dello Stelvio. Questa valle è famosa per la presenza di branchi di cervi. La valle si trova a Vezza d’Oglio (BS) e si sviluppa tra la catena del gruppo del Monte Tremoncelli e del Sasso Grande a sinistra di chi sale, sull’altro lato, invece,  vi sono  la Cima Rovaia, la  Cima Mattaciul e la Cima Monticello mentre  il gruppo della Punta di Pietra Rossa con il suo ghiacciaio  fa da testata alla valle. Giunti in centro a Vezza d’Oglio, lungo la ss 42 del Tonale, troviamo e seguiamo  le indicazioni  per la Val Grande, proseguiamo fino a raggiungere un ponte, qui abbiamo due possibilità: possiamo  continuare a destra verso la frazione Tu (m. 1207) con parcheggi limitati, specie in alta stagione, oppure  a sinistra verso la frazione Grano oltre la quale vi sono parcheggi più ampi. Da entrambe queste località partono due mulattiere che successivamente si uniscono. Noi raggiungiamo la frazione Tu dove lasciamo l’auto e proseguiamo sulla mulattiera che passa in località Plassacù e seguiamo le indicazioni per Grano.

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Proseguiamo fino ad un grosso ponte sul fiume Grande lo superiamo e ci immettiamo su una strada lastricata che seguiamo in salita sulla nostra destra seguendo le indicazioni Bivacco Occhi. Poco più avanti giungiamo in località le Roche dove si unisce anche il sentiero che proviene da Grano. Proseguiamo sempre seguendo le indicazioni del sentiero 2 che, con poca pendenza continua fra prati e larici. Superiamo la località Le Valli e l’agriturismo Val Grande. Continuando sulla mulattiera oltrepassando varie località formate da caratteristiche baite alpine,

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fino a che, dopo aver superato la località Case Tonale, giungiamo ad un pianoro dove si trova la chiesetta di Caret, costruita nel 1898 e dedicata alla Madonna del Carmelo. In questa zona, nel periodo degli amori possiamo già sentire i bramiti dei cervi. Risaliamo il sentiero

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fino a raggiungere la Malga Val Grande  1785m .

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Da qui, sempre salendo lungo il sentiero 2, giungiamo al Plas del Asen (Plazzo dell’Asino) dove è posto il Bivacco Saverio Occhi 2040m.

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Il bivacco è dedicato alla memoria dell’alpinista Saverio Occhi, caduto nel 1992 durante un ascensione in solitaria sul Lyskamm nel gruppo del Monte Rosa. Dal Bivacco possiamo continuare brevemente verso il fondo valle dove,

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a fine estate o inizio di autunno, possiamo osservare, sui fianchi delle montagne circostanti, branchi di cervi al pascolo.

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PUNTO DI PARTENZA : Tu Fraz. Vezza d’Oglio (BS) 1207m

SENTIERO: 2 (Alta Via Camuna)

DISLIVELLO: 833 m

DIFFICOLTÀ’: E

Cima Casaiole 2783m, Passo dei Contrabbandieri 2681m, Cima senza nome 2731m e Monte Tonale occidentale 2681m

Il Passo dei Contrabbandieri, Cima Casaiole, La Cima senza nome e il Monte Tonale Occidentale sono luoghi segnati dalle vicissitudini della Prima Guerra Mondiale. L’escursione ha inizio dal Passo del Tonale, dal piazzale antistante la seggiovia Val Albiolo, che si raggiunge dalla Val Camonica seguendo la S. Statale 42, giunti al Passo del  Tonale, appena la strada inizia a scendere in Trentino, svoltiamo a sinistra seguendo le indicazioni Hotel Mirandola e dopo un paio di curve raggiungiamo il piazzale della seggiovia. Lasciata l’auto nel grande parcheggio possiamo prendere la seggiovia che porta alla malga Valbiolo 2244m oppure risalire la strada che si stacca accanto alla seggiovia e risalire a piedi fino alla stessa malga. Dalla Malga Valbiolo seguiamo le indicazioni del sentiero 111 per il Passo dei Contrabbandieri.

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Risaliamo il ripido sentiero che passa accanto ad una pista da sci

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fino ad un muro anti valanghe, qui proseguiamo per un tratto su questo muro fino ad imboccare un sentierino che con alcuni ripidi tornanti ci permette di raggiungere  il Passo dei Contrabbandieri che segna il limite meridionale del Parco nazionale dello Stelvio. Il nome di questo Passo deriva dall’intensa attività di contrabbando che si svolgeva in queste zone, nei periodi successivi alla Grande Guerra.

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Qui iniziamo ad incontrare resti di costruzioni e di trincee risalenti alla Prima Guerra Mondiale. Dal Passo si può scendere, con un pò di attenzione data la ripida discesa, al Rifugio Bozzi, noi invece ci dirigiamo a sinistra (direzione Tonale) e risaliamo la cresta di cima Casaiole seguendo una labile traccia

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e superando, con la dovuta attenzione, alcune roccette fino a raggiungere la piccola Croce di vetta,

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dove abbiamo l’opportunità di ammirare lo splendido panorama a 360° che va dalla Presanella, al sottostante Rifugio Angelino Bozzi, alla Valle di Viso, al Corno tre signori, al Torrione d’Albiolo,

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al ghiacciaio del Pisgana, al gruppo dell’Adamello e al Passo del Tonale. Sull’ampia cima incontriamo altri manufatti risalenti alla Grande Guerra.

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Scendiamo dalla parte opposta

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tra sassi e erba, senza percorso obbligato,

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verso un ampia sella a quota 2671m, da alcuni chiamata Passo Casaiole, da qui risaliamo su una traccia che ci porta ad una panoramica cima senza nome a quota 2731m da dove scorgiamo le Dolomiti del Brenta e dove troviamo altri manufatti militari.

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Proseguiamo, ora su una vecchia mulattiera militare che costeggia alcune trincee,

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fino ad una sella da dove risaliamo l’ampia cresta che ci porta in vetta al Monte Tonale Occidentale.

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PUNTO DI PARTENZA : Piazzale Seggiovia Valbiolo Passo del Tonale 1890m

SENTIERO:111 e traccia di sentiero

DISLIVELLO: 893m

DIFFICOLTA’: EE

Rifugio Bozzi 2478m e Laghi di Ercavallo 2621m

Il rifugio Bozzi è situato nella valle di Viso, una valle laterale della Val Camonica, più precisamente nella conca del Montozzo.  Durante la prima Guerra Mondiale era una caserma presidiata dal Battaglione Edolo e dal battaglione Val d’Intelvi, attorno ad esso furono costruite trincee e baraccamenti, visibili tutt’oggi.Il rifugio e’ stato intitolato al tenente medaglia d’argento Angelino Bozzi, bresciano, caduto sul vicino Torriore Albiolo nel 1915. L’escursione inizia dal piccolo borgo alpino di Case di Viso frazione di Ponte di Legno. Per raggiungere questo paesino percorriamo la SS del Tonale, oltrepassiamo Ponte di Legno fino a imboccare la deviazione per il Passo Gavia, proseguiamo fino ad incontrare le indicazioni per la frazione di Pezzo che raggiungiamo, per poi proseguire  fino a raggiungere la località Case di Viso.

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Parcheggiamo l’auto nell’ampio parcheggio e seguiamo le indicazioni per il rifugio Bozzi.

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Raggiungiamo l’area Pic-Nic del Parco Nazionale dello Stelvio e seguiamo il sentiero 152 per il Rifugio Bozzi.

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Proseguiamo su una comoda mulattiera di guerra

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che risale il costone orientale della valle.

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Dopo alcuni tornanti arriviamo nella conca del Montozzo e incontriamo un piccolo lago, a sinistra del sentiero. Continuiamo fino a giungere al laghetto superiore del Montozzo e al vicino rifugio Bozzi, posto

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in una splendida posizione panoramica. Proseguiamo sul retro del rifugio e giungiamo alla croce della zona sacra,

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attorno a noi possiamo vedere i resti di fortificazioni belliche.

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Tornati al Rifugio proseguiamo in direzioni Laghi di Ercavallo e passiamo davanti al piccolo e interessante museo ricavato da uno degli alloggi militari restaurati, dove possiamo ammirare diversi reperti della Grande Guerra.

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Dopo la visita al museo proseguiamo

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per  i Laghi di Ercavallo su un sentiero che taglia la base della catena del Montozzo

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e che attraversiamo con cautela per via di tratti di sentiero franati ed esposti.

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Lungo il sentiero la vista è spettacolare sulla valle e sull’altopiano di Ercavallo con le montagne che li circondano. Continuiamo e raggiungiamo  il primo  lago di Ercavallo, quello più grande, lo superiamo lasciandolo a destra  e proseguiamo in direzione nord fino a giungere infine al secondo lago. Qui il panorama è fantastico con Il Corno dei tre Signori e le montagne del Gavia a nord e il gruppo Adamello-Presanella a sud.

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Torniamo sui nostri passi fino ad incontrare il sentiero 159 

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 che scende zigzagando 

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fino ad incontrare  una cascata che guadiamo.

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Superato questo ostacolo continuiamo sul sentiero fra ampi prati

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fino a giungere all’area pic-nic del Parco dello Stelvio e da li proseguiamo fino alle Case di Viso.

PUNTO DI PARTENZA : Case di Viso Ponte di Legno (BS) 1753m

SENTIERO: 152, 102, 159

DISLIVELLO: 868m

DIFFICOLTA’: E-EE

Monte Palo 1461m e Corna di Savallo 1436m

Il monte Palo e la Corna di Savallo sono le cime più alte della piccola catena che si trova alle spalle del paese di Lodrino (Bs) che va dalla Val Trompia alla Val Sabbia. L’escursione ha inizio da Lodrino che si raggiunge da Brescia seguendo la strada provinciale della Val Trompia fino a Tavernole dove si trovano le indicazioni per Lodrino. Giunti al paese seguiamo i cartelli marroni per la località Pineta fino a giungere alla trattoria Genzianella dove parcheggiamo. Qui troviamo una scalinata con dei cannoni, un monumento dedicato agli alpini  e un palo con i segnavia.

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Proseguiamo, in salita, sulla strada asfaltata fino ad uno spiazzo sterrato dove troviamo altri segnavia, noi seguiamo le indicazioni per il rifugio Nasego. Il sentiero inizia in lieve salita, superiamo uno slargo con panchine e ci inoltriamo nel bosco, incontriamo  un bivio dove su albero troviamo un segnavia con indicazioni “sentiero degli alpini” qui dobbiamo prestare attenzione e proseguire sulla destra  sul sentiero che continua in piano.

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Percorriamo un lungo traversone a mezza costa fino a giungere ad una grande roccia dove il sentiero diviene sassoso e inizia a salire.

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Continuiamo fino ad un bivio dove troviamo dei segnavia che indicano a sinistra il sentiero diretto per il Monte Palo e a destra il sentiero per il rifugio Nasego.

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Noi imbocchiamo il sentiero di sinistra e risaliamo il ripido pendio fino ad una sella che ci immette in un bellissimo pianoro, qui troviamo i segnavia che a sinistra indicano il primo obiettivo di giornata,

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il monte Palo mentre sul lato opposto si eleva la Corna di Savallo. Ci dirigiamo perciò a sinistra  risalendo la cresta, su una traccia evidente,

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fino a raggiungere  dapprima l’anticima e successivamente la vetta del monte Palo con la sua grande croce.

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Bello il panorama che spazia dalla pianura, alla sottostante valle di Lodrino, al Guglielmo, al Monte Ario, al lago di Garda con le sue montagne.

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Ritorniamo sui nostri passi fino al pianoro e ci dirigiamo verso la Corna di Savallo, superiamo una radura con una baita,

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passiamo sulla Sella di Nasego, sotto cui vi è il Rifugio Nasego.

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Risaliamo la dorsale del monte fino a giungere ad stretta cresta,  dove troviamo dei corrimano che assicurano il passaggio su un tratto esposto, percorriamo questo breve tratto fino a che incontriamo  un palo su cui è posta  la targa con la scritta  “Corna di Savallo” e dove troviamo l’osservatorio con l’indicazione delle cime circostanti,

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poco più avanti è situata la croce di Savallo.

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Bella la vista sul lago di Garda e la valle di Casto.

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PUNTO DI PARTENZA : Lodrino loc. Pineta (BS) 870m

SENTIERO: Rifugio Nasego, Monte Palo e Croce Savallo

DISLIVELLO: 591m

DIFFICOLTA’: E

 

 

 

 

 

 

Passo Galinera e Bivacco Festa 2320m

Il Bivacco Valerio Festa è situato presso il Passo Galinera che si trova tra il Monte Aviolo e il Corno Baitone nel gruppo dell’Adamello. Per arrivare alla partenza dell’escursione dobbiamo raggiungere Vezza d’Oglio in alta Val Camonica, giunti in centro paese, sempre sulla strada statale, troviamo sulla destra, l’indicazione per il rifugio Aviolo Val Paghera, seguiamo l’indicazione e imbocchiamo via Stella che seguiamo fino a raggiungere il ponte sul fiume Oglio dove troviamo le indicazioni per il rifugio alla Cascata, superiamo questo rifugio fino a giungere al piazzale prospiciente un ex funivia dell’Enel dove parcheggiamo. Qui troviamo una bacheca e le indicazioni del sentiero 21 per il Rifugio Occhi Aviolo.

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Iniziamo il percorso  su alcuni gradini per proseguire nel bosco, il sentiero risulta ben segnalato, percorriamo alcuni tratti ripidi dove troviamo dei gradini di legno che aiutano durante la salita. Giungiamo ad un ripido canalone sassoso dove vi sono delle catene corrimano che servono in caso di pioggia o ghiaccio,

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superiamo il torrente  e

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raggiungiamo la sella che ci immette nella vallata del lago Aviolo. Giunti al rifugio  Sandro Occhi, lo oltrepassiamo e

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proseguiamo diritti ignorando le  deviazioni del sentiero per il Rifugio Garibaldi, e giungiamo al lago

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dove troviamo le indicazioni per il passo Galinera.

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Continuiamo in piano, superiamo il lago, passiamo nei pressi della malga Aviolo, dove si trova l’osservatorio faunistico, proseguendo passiamo nei pressi di una torbiera per poi

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raggiungere un incrocio con segnavia che indica il sentiero 35A per il Passo delle Plate mentre a destra vi sono le indicazioni del sentiero 1 per il Passo Galinera.

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Imbocchiamo quest’ultimo e risaliamo ripidamente con stretti tornanti fino a che, dopo l’ultimo ripido tratto, raggiungiamo il passo Galinera .

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Sotto di noi  vi è la Val Galinera con Edolo

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mentre a destra vi è una piccola croce di ferro sulla cresta che sale  al Monte Aviolo.

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Noi ci dirigiamo a sinistra  per pochi metri su un sentiero, stretto ed esposto, da percorrere con attenzione specialmente in caso di pioggia, neve o ghiaccio e raggiungiamo il Bivacco dietro al quale vi sono degli spettacolari strapiombi e le pareti del Corno Baitone.

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PUNTO DI PARTENZA : parcheggio ex Funivia Enel (Vezza d’Oglio-BS) 1450m

SENTIERO: 21,1

DISLIVELLO: 870m

DIFFICOLTA’: E-EE tratto finale