Escursioni Bergamasche

Pizzo Formico 1636m

Il Pizzo Formico è una montagna situata in provincia di Bergamo ed è la cima più importante di una catena montuosa che sovrasta la media Valle Seriana. L’escursione ha inizio dal parcheggio del Monte Farno che si raggiunge dalla provinciale 671 della Val Seriana. Dopo aver superato Gazzaniga troviamo le indicazioni per Gandino, giunti al paese  dobbiamo fermarci in un bar qualsiasi per acquistare il biglietto “gratta e sosta”, poi proseguiamo seguendo le indicazioni per il Monte Farno, superiamo l’abitato di Barzizza  e seguendo la strada dopo alcuni tornanti giungiamo all’abitato del Monte Farno 1236m. Lasciamo l’auto in uno dei numerosi parcheggi e seguiamo la strada asfaltata, passiamo attraverso alcune case e accanto al Rifugio Farno dove troviamo una cartina disegnata su un asse di legno.

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Proseguiamo fino ad un tornante che volge a destra, lo ignoriamo e seguiamo invece  un sentierino con segnali bianco-rossi che taglia i tornanti, successivamente ci riportiamo  sulla carrareccia. Continuiamo fino ad immetterci in una mulattiera con divieto di transito che porta al Rifugio Parafulmen,

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poco dopo troviamo un cartello che ci indica, a sinistra, il sentiero 542 per il Pizzo Formico. dsc05291

Imbocchiamo questo sentiero, passiamo accanto ad una pozza, proseguiamo con un lungo traverso fino ad incontrare un ripido canalino, lo superiamo e seguiamo il sentiero fino

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a raggiungere la panoramica cima del Pizzo Formico con la sua grande croce.

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Il  panorama  è grandioso a 360° e spazia dalla Presolana, alla Val Gandino, alla media Val Seriana e alle grandi cime orobiche.

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PUNTO DI PARTENZA : Parcheggio Monte Farno 1236m

SENTIERO: 542, 545

DISLIVELLO: 400m

DIFFICOLTA’: E

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Monte Pora 1880m e Monte Alto 1723m

Il Monte Pora è un massiccio delle prealpi bergamasche che fa da confine tra la provincia di Bergamo e quella di Brescia. L’escursione ha inizio dal parcheggio della Malga Alta di Pora che si raggiunge dalla Val Seriana passando da Castione della Presolana, Bratto, Dorga. Salendo in direzione della Malga Alta raggiungiamo un bivio dove imbocchiamo a sinistra via Pian del Termen che ci porta fino agli ampi parcheggi delle piste da sci. Lasciata l’auto imbocchiamo la mulattiera che passa a destra degli impianti da sci, proseguiamo in salita fino ad un bivio dove, a destra, si prosegue per il Rifugio Magnolini mentre  noi andiamo a sinistra e continuiamo in salita  fino a raggiungere il Rifugio  Pian del Termen. Proseguiamo sempre sulla mulattiera che sale attraverso prati e passiamo accanto ad una pozza dove si specchia la Presolana.

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Continuiamo fino a raggiungere la panoramica vetta dove troviamo ripetitori e pali segnaletici.

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Dalla cima abbiamo una magnifica vista sulla Val Seriana con la Presolana, sulla Val Camonica e sul gruppo dell’Adamello.

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Ritorniamo sui nostri passi fino al Rifugio Pian del Termen e continuiamo fino al bivio iniziale dove prendiamo la stradina con indicazioni Rifugio Magnolini. Proseguiamo tra pascoli fino a giungere al Rifugio Magnolini. Dal rifugio seguiamo le indicazioni e imbocchiamo il sentiero che in salita ci porta fino alla cima del Monte Alto 1723m dove troviamo una Rosa dei Venti.

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Anche qui il panorama è grandioso  con vista sulla Val Camonica, Lago d’Iseo, Val Cavallina e Val Seriana.

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PUNTO DI PARTENZA : Malga Alta di Pora 1500m

SENTIERO: mulattiera e sentiero 551

DISLIVELLO:380m

DIFFICOLTA’: E

 

 

Pizzo Grande 1580m

Il Pizzo Grande è una montagna delle Prealpi Bergamasche che fa parte del gruppo del Sornadello con il quale è spesso confuso. L’escursione ha inizio dal paesino di Alino che si raggiunge da San Pellegrino Terme in Val Brembana. Lasciamo l’auto in uno degli appositi spazi della piccola frazione. Imbocchiamo la stradina asfaltata con le indicazioni per il Monte Molinasco e per il Monte Sornadello.

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Seguiamo  la strada asfaltata che sale ripida fino a che, prima di una cappella, prendiamo il sentiero che taglia alcuni tornanti.

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Sbuchiamo nuovamente sulla strada asfaltata e proseguiamo fino a che incontriamo su un tornante un’altra scorciatoia acciottolata che prendiamo;

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passiamo accanto una madonnina dipinta su una pietra e seguendo il sentiero raggiungiamo un borgo chiamato Ca’ Boffelli costituito da antiche case di pietra.

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Giunti a Ca’Boffelli imbocchiamo la stradina in salita che si trova alle spalle del borgo dove incontriamo la segnaletica per il monte Sornadello.

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La stradina diviene  cementata e procede in ripida salita, passiamo accanto ad un crocifisso dove troviamo le indicazioni per il Rifugio del Gruppo Alpini di San Giovanni Bianco che noi ignoriamo per continuare sempre sulla mulattiera fino e raggiungere un bivio su una curva dove lasciamo la mulattiera cementata per dirigerci a destra verso una Baita

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che superiamo fino a raggiungere la bocchetta del Ronco dove troviamo le indicazioni per il Pizzo Grande.

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Il sentiero prosegue con alcuni saliscendi in uno splendido bosco fino ad  una radura dove, continua prima in leggera salita e successivamente  risale  ripidamente  il costone della montagna fino a  giungere alla Baita bassa di Sornadello. Da qui seguiamo il sentiero che sale a destra e ci porta alla Baita alta di Sornadello dove troviamo anche una pozza d’acqua.

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Seguiamo i segni rossi sulle rocce che ci portano fino ad un capanno da caccia, continuiamo sul sentiero nel bosco e poi a mezza costa fino a raggiungere una bocchetta dove a destra individuiamo la croce del Pizzo Grande che raggiungiamo brevemente con un sentiero stretto che taglia il fianco del monte.

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Il panorama dalla vetta è vasto e spazia dal Cancervo, al Venturosa, al Menna, all’Arera  e all’Alben mentre sotto di noi possiamo vedere la Val Taleggio con i suoi paesini e la media Val Brembana.

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PUNTO DI PARTENZA : Alino 687m

SENTIERO: sentiero per Molinasco, Sornadello e Pizzo Grande

DISLIVELLO: 893m

DIFFICOLTA’: E

Monte Scanapà 1669m e Salto degli Sposi

Il Monte Scanapà  è una montagna delle Prealpi Bergamasche che fa parte della catena del monte Pora e fa da confine tra le provincie di Brescia e Bergamo. L’escursione ha inizio dalla Cantoniera del Passo della Presolana che si può raggiungere dalla Val Seriana o dalla Valle di Scalve. Lasciamo l’auto negli appositi parcheggi nelle vicinanze della chiesetta e all’altezza del cartello stradale di Castione della Presolana imbocchiamo la via Paghera del Giogo fino a che troviamo le indicazioni per il monte Scanapà.

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Proseguiamo in decisa salita sulla mulattiera che costeggia una pista da sci. Raggiungiamo un pianoro chiamato “Passo Scanapà” dove è collocata la stazione di arrivo della seggiovia, qui siamo in vista della croce di vetta che raggiungiamo grazie ad un breve sentiero.

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Bellissima la vista sulla Presolana e sulla Val Seriana.

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Ritorniamo sui nostri passi fino al cartello Passo Scanapà e

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da qui imbocchiamo in discesa il sentiero che conduce al Colle Vareno, passiamo accanto al ex rifugio Angelo Maj e sempre in discesa passiamo accanto alla malga Lantana.

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Seguiamo sempre il sentiero e arriviamo al bivio chiamato Ruderi Cascina Monte Lantana, qui abbandoniamo il sentiero per il colle Vareno e seguiamo le indicazioni per il Castello Orsetto.

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Passiamo accanto ai ruderi della cascina e saliamo brevemente fino al monte Lantana. Da qui scendiamo con tornanti  fino a raggiungere Castello Orsetto, piccolo comprensorio dove troviamo alcune statue di orsi e gnomi.

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Scendiamo seguendo il sentiero e sbuchiamo sulla strada forestale dove troviamo le indicazioni per il Passo della Presolana.

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Proseguiamo in piano con vista sui pinnacoli.

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Poco prima di raggiungere il Passo della Presolana sulla nostra destra troviamo le indicazioni per il Salto degli Sposi che raggiungiamo con breve deviazione .

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Questo luogo è un eccezionale punto panoramico posto sul fianco del monte Scanapà e che si trova a strapiombo sulla bresciana Val di Scalve.

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Accanto al punto panoramico troviamo le sagome degli sposi  e cartelli che raccontano la storia di questo luogo.

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Una leggenda narra che in questo luogo nel 1871 si gettarono nel dirupo due sposi polacchi  Massimiliano Prihoda musicista e Anna Stareat un’affermata pittrice e i loro corpi vennero trovati ancora abbracciati. Non si è mai saputo la ragione del loro gesto, ma questo punto panoramico è diventato il ritrovo di innamorati che lasciano fiori o lucchetti sulle barriere di protezione. Torniamo alla strada forestale e in breve raggiungiamo il Passo della Presolana  e il parcheggio.

 

PUNTO DI PARTENZA :  Cantoniera  della Presolana 1290m

SENTIERO: sentiero per Monte Scanapà, colle Vareno, castello Orsetto,Passo Presolana e Salto degli sposi

DISLIVELLO: 379m

DIFFICOLTA’: E

 

Monte Parè 1642m, Cima Blum 1280m, Monte Crepet 1153m, Monte Simer 967m

Il Monte Parè, la Cima Blum, il Monte Crepet e il Monte Simer  fanno parte di una catena  di montagne orobiche che da Clusone raggiungono la Presolana. L’escursione ha inizio da Clusone che si raggiunge da Bergamo seguendo la strada statale 671 della Val Seriana, giunti a Clusone si lascia l’auto nel parcheggio nei pressi della Caserma della Guardia di Finanza. Proseguiamo a piedi in direzione della Chiesa Cattedrale dietro cui vi sono le indicazioni del sentiero 317

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che seguiamo inizialmente su stradina asfaltata attraverso le case del paese, finito l’asfalto entriamo nel bosco e successivamente passiamo accanto all’antico caratteristico ponte del Filipì. Proseguendo  raggiungiamo “la fontana del papà”, continuiamo ancora sulla mulattiera fino a che troviamo le indicazioni per la Cima Blum e imbocchiamo il sentiero che si stacca a destra lasciando la mulattiera.

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Con alcuni tornanti saliamo fino ad una sella dove a destra attraverso una breve deviazione raggiungiamo il monte Simer

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con la sua grande croce e con bella vista sulla conca di Clusone e sulla media Val Seriana.

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Torniamo sui nostri passi e riprendiamo il sentiero 317 che con ripida ed impegnativa salita tra roccette ci porta fino alla piccola cima del Monte Crepet. Proseguiamo adesso sulla cresta con  percorso più dolce fino a giungere a dei vasti pascoli con una baita, il sentiero prosegue nel bosco per poi continuare a mezza costa fino a  giungere ad un pianoro con alcune baite e la Chiesetta degli alpini di Cima Blum.

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Dalla Chiesetta ,su evidente sentiero, proseguiamo fino ai piedi del Monte Parè, dove seguiamo il sentiero G.E.R e

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con ripidi tornanti raggiungiamo la cima del monte Parè dove troviamo una bella croce con campanella e dei tubi di orientamento con i nomi delle montagne circostanti.

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Il panorama è fantastico e spazia dal monte Vaccaro, al Pizzo del Diavolo di Tenda, al Benfit, al  Timogno, al Ferrante con  il Ferrantino, alla Presolana, al Monte Pora, al lago d’Iseo e al Pizzo Formico.

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PUNTO DI PARTENZA : Clusone (BG) 647m

SENTIERO: 317, G.E.R.

DISLIVELLO: 995m

DIFFICOLTA’: E-EE

Zuc de Valmana 1546m, I Canti 1563m, Zucco di Pralongone 1503m e i Tre Faggi 1399m

Questa  catena di cime orobiche si trova di fronte al versante bergamasco del Resegone e separa la Valle Imagna dalla val Taleggio. L’escursione ha inizio da Fuipiano in Val Imagna che si raggiunge da Bergamo seguendo inizialmente le indicazioni per la Val Brembana per poi seguire le indicazioni per la Valle Imagna, raggiunto Sant’Omobono Terme troviamo le indicazioni per Fuipiano. Giunti al paese imbocchiamo Via Milano che seguiamo fino al suo termine dove troviamo l’acquedotto comunale e dove parcheggiamo l’auto negli appositi spazi. Lasciata l’auto seguiamo le indicazioni per lo Zuc de Valmana

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e proseguiamo sulla strada asfaltata fino ad un bivio con un crocifisso dove troviamo dei segnali che ci indicano la direzione per lo Zuc de Valmana.

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Proseguiamo a sinistra sul sentiero 579. Poco dopo lo abbandoniamo per proseguire sulla stradina cementata di sinistra che sale in forte pendenza sul fianco del monte, superiamo un bosco, usciamo su pascoli e nei pressi di un casolare

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il sentiero si fa stretto e si dirige a destra verso la già visibile croce dello Zuc de Valmana 1546m.

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Giunti sulla vetta possiamo ammirare il vastissimo panorama che spazia dalla Valle Imagna, al Resegone, alle Grigne e alle maggiori cime delle Orobie.

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Dalla cima prendiamo l’evidente traccia del sentiero 571 che scende attraverso il bosco fino a sbucare su una mulattiera che seguiamo verso sinistra e che diventa sentiero fino a giungere alla Bocca del Grassello 1390m, dove si incontrano vari sentieri. Su un sasso troviamo le indicazioni per i Canti, proseguiamo nel bosco fino a giungere ai piedi dei  pratoni della cima dei Canti che raggiungiamo dopo una ripida salita e dove troviamo la bella Madonnina dei Canti 1563m con bella vista sulla Val Taleggio.

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Da qui continuiamo sul sentiero di cresta che prosegue con vari saliscendi, passiamo accanto a suggestivi pinnacoli di rocce  ed entriamo in una

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bellissima faggeta fino a che notiamo sulla sinistra una traccia che porta in breve

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alla cima boscosa dello Zucco di Pralongone.

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Ritorniamo sui nostri passi e riprendiamo il sentiero principale, scendiamo fino ad un luogo molto suggestivo chiamato i Tre Faggi dove troviamo queste tre piante secolari,

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oltre ad una Cappelletta dedicata alla Madonna e a dei Dolmen che vogliono ricordare Stonehenge.

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Prendiamo il sentiero 579A direzione Fuipiano che ci riporta al bivio con crocifisso incontrato inizialmente e ritorniamo al parcheggio.

PUNTO DI PARTENZA : Fuipiano 1055m

SENTIERO: 579-579A-571

DISLIVELLO: 508m

DIFFICOLTA’: E

Monte Colombina o Monte Valtero 1459m

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Il monte Colombina è l’ultima propaggine della catena di monti orobici  che parte dal monte Pora e giunge al lago d’Iseo e che si eleva sull’altopiano di Bossico. L’escursione ha inizio
dal parcheggio della Pineta di via Sette Colli di Bossico che si raggiunge dal Lago d’Iseo provenendo da Lovere o da Costa Volpino. Lasciata l’auto al parcheggio imbocchiamo la mulattiera e transitiamo in prossimità di un agriturismo in località Monte di Lovere, qui troviamo un bivio dove svoltiamo a sinistra e subito dopo un altro dove ci dirigiamo a destra su una mulattiera che prosegue in salita tra gli abeti su terreno argilloso.
Oltrepassiamo una baita  fino ad incontrare un bivio, situato nei pressi dell’acquedotto, dove proseguiamo a destra  fino a giungere  al Fursilì (Forcellino) della Colombina qui la mulattiera  prosegue in discesa per il rifugio Magnolini e il Pian della Palù, ma noi ci dirigiamo a sinistra sul sentiero che conduce al Colle San Fermo.

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Proseguendo raggiungiamo la “Casì de la Pest” (Casino della peste) che secondo la storia locale servi da rifugio durante la peste manzoniana. Il sentiero continua in salita fino alle pendici del monte Colombina.

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Qui su evidente traccia ci dirigiamo, in forte pendenza, direttamente alla grande  Croce di vetta e dove troviamo anche una rosa dei venti.

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Dalla cima il panorama è fantastico e spazia dal lago d’Iseo con le montagne del versante bresciano, alla Val Camonica con le sue cime, alla Val Seriana , all’Alben, all’Arera e ad altre cime delle Orobie.

 

PUNTO DI PARTENZA : Bossico (BG) 860m

SENTIERO: sentiero monte Colombina 552,554

DISLIVELLO: 599m

DIFFICOLTA’: E
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Monte Cereto 936m

Il Monte Cereto fa parte delle prealpi Bergamasche. L’escursione parte da Albino paese della Val Seriana che si raggiunge da Bergamo seguendo le indicazioni per la Val Seriana e arriviamo fino a via Piazzo dove parcheggiamo l’auto dei parcheggi limitrofi. L’escursione parte  all’inizio via Piazzo dove seguiamo il sentiero 515

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che si snoda con regolarità nel bosco ceduo sovrastante il centro abitato, il sentiero continua e la vegetazione diventa più rada. Raggiungiamo un capanno da caccia e da qui il sentiero diventa più ripido,

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fino a che raggiungiamo la vetta del Monte Cereto con la sua croce e una madonnina.

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Il panorama ci offre una bellissima vista sulla valle.

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PUNTO DI PARTENZA : Albino (BG) 342m

SENTIERO:515

DISLIVELLO: 594m

DIFFICOLTA’: E

Monte Molinasco o Ronco 1170m

Il Monte Molinasco o Ronco è una montagna delle Prealpi Bergamasche. L’Escursione ha inizio dal paesino di Alino che si raggiunge da San Pellegrino Terme in Val Brembana. Lasciamo  l’auto in uno degli appositi spazi della piccola frazione, imbocchiamo la stradina asfaltata con le indicazioni per il Monte Molinasco e per il Monte Sornadello.

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Seguiamo la strada asfaltata  che sale ed  ignoriamo le deviazioni indicanti “Vetta”, continuiamo sempre su  strada asfaltata, superiamo una cappella ed alcuni tornanti fino a  che su uno di questi tornanti si stacca un sentiero acciottolato con una nicchia contenente un madonnina dipinta su pietra. Seguiamo questo sentiero e giungiamo nel  borgo chiamato Ca’ Boffelli costituito da antiche case di pietra. La leggenda vuole che Il nome di questo pittoresco paesino derivi dalla  famiglia  Boffelli di San Giovanni Bianco di cui alcuni componenti  anticamente  si trasferirono su questo altipiano per esercitare la pastorizia e l’allevamento di bestiame. Da Ca’Boffelli seguiamo la stradina in salita alle spalle del borgo dove incontriamo la segnaletica per il Molinasco.

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Il percorso procede ripidamente fino ad un crocifisso dove troviamo le indicazioni per il Rifugio del Gruppo Alpini di San Giovanni Bianco

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che raggiungiamo e superiamo, proseguiamo sul sentiero che si individua alle spalle del Rifugio seguendo il cartello Croce del  Ronco

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ed in breve raggiungiamo la vetta del Monte Molinasco dove troviamo una singolare tripla Croce e la Cappelletta dedicata ai caduti della montagna.

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Il panorama  dalla vetta è spettacolare, sotto di noi abbiamo San Giovanni Bianco e San Pellegrino Terme, mentre aiutati da una Rosa dei venti possiamo individuare alcune delle maggiori vette orobiche.

 

PUNTO DI PARTENZA : Alino 687m

SENTIERO: sentiero monte Molinasco

DISLIVELLO: 483m

DIFFICOLTA’: E

Monte Boario 1233m

Il Monte Boario fa parte delle montagne che si trovano tra il Lago di Iseo e il Lago d’Endine. L’escursione ha inizio da Fonteno 608m paese della costa bergamasca del Lago di Iseo. Questo paesino è famoso per la battaglia qui avvenuta il 31 agosto 1944 tra i Partigiani della 53^ Brigata Garibaldi e le truppe nazi-fasciste che avevano preso in ostaggio gli abitanti di Fonteno. Lasciamo l’auto nella la piazza della chiesa dove troviamo le indicazioni del sentiero 568 per il Monte Boario,

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imbocchiamo la strada asfaltata che sale con vari tornanti tra case e casolari. Continuiamo fino a che la strada volge a sinistra davanti ad una casa e diventa sentiero, qui troviamo le indicazioni “Strada del Boer”. DSC03230

Proseguiamo in ripida salita sulla dorsale del monte fino a trovare un bivio con l’indicazione 568A,DSC03231

noi continuaimo adesso per questo sentiero passando accanto ai resti di una vecchissima e interessante cascina con una cisterna che probabilmente serviva come ghiacciaia o “nevera”,

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usciamo dal bosco e saliamo ripidamente in un vasto pianoro dove si apre una magnifica veduta sul Lago d’Iseo e la Corna Trentapassi.

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Il sentiero ora entra in un bosco e subito esce in una radura dove troviamo una santella chiamata “ la Santella del Boer” qui, come da tradizione locale viene celebrata una messa la domenica successiva all’Assunta.DSC03241 Oltrepassata la Santella troviamo un segnavia che indica a sinistra il sentiero da seguire per la vetta.

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Saliamo con alcuni tornanti nel bosco fino a giungere sulla cima del monte Boario dove troviamo una grande croce di legno.

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PUNTO DI PARTENZA : Fonteno (Bg) 608m

SENTIERO: 568,568A, Strada Comunale del Boer

DISLIVELLO: 623m

DIFFICOLTA’: E