Escursioni Bergamasche

Ciaspolata al Monte Poieto 1360m

Il Monte Poieto si eleva tra la Val Seriana e la Val Brembana in provincia di Bergamo, è la classica montagna per famiglie infatti è accessibile tutto l’anno e vi si trovano un albergo-ristorante, varie aree pic-nic, parco giochi, recinti con animali, percorsi MTB e una cabinovia. La ciaspolata inizia ad Aviatico paese dell’altopiano di Selvino, distante circa 30 chilometri da Bergamo. Raggiunto il paese lasciamo l’auto nel parcheggio situato vicino alla partenza della cabinovia. Seguiamo le indicazioni poste a destra della cabinovia e percorriamo l’evidente traccia che sale nel bosco in leggera pendenza.

Passiamo sotto la cabinovia nei pressi della stazione intermedia.

Ora la pendenza diviene più ripida e con un ultimo sforzo giungiamo nei pressi della cima del Monte Poieto dove si trova l’omonimo rifugio, da qui, in breve, possiamo raggiungere

la chiesetta posta sulla cima del Monte Poieto.

Qui il panorama spazia dall’Alben, al Farno, alla media e bassa Valle Seriana e alla piana di Selvino.

PUNTO DI PARTENZA : parcheggio cabinovia Aviatico 1030m (BG)

SENTIERO: Monte Poieto

DISLIVELLO: 330m

DIFFICOLTA’: E

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Ciaspolata al Rifugio Alpe Corte 1420m

Il Rifugio Alpe Corte si trova nella frazione di Valcanale nelle Prealpi Orobiche. Da Bergamo, seguiamo la statale della Val Seriana in direzione Valbondione. Superato Ardesio, imbocchiamo sulla sinistra la strada che conduce fino a Valcanale. Dal paese di Valcanale proseguiamo e ci fermiamo al parcheggio a pagamento dove termina la strada. Iniziamo la nostra ciaspolata seguendo i cartelli con le indicazioni per il Rifugio Alpe Corte, proseguendo sulla strada chiusa con divieto d’accesso per i veicoli.

Davanti a noi possiamo ammirare le imponenti moli del Pizzo Arera e della Cima del Fop.

Continuiamo sulla strada e poco prima del ponte sul Torrente Acqualina, sulla destra, imbocchiamo il sentiero 220 che risale un bosco di abeti. Proseguiamo sulla stessa strada, ignorando la deviazione per il Rifugio Lago Branchino

e in breve giungiamo al Rifugio Alpe Corte 1420m

dove possiamo godere di un panorama magnifico.

PUNTO DI PARTENZA : parcheggio Valcanale 1050m (BG)

SENTIERO: 220

DISLIVELLO: 360m

DIFFICOLTA’: E

Rifugio Nani Tagliaferri 2328m

Il Rifugio Tagliaferri è il rifugio più alto delle Orobie e si trova al Passo di Venano nell’alta Valle del Vò. E’ un escursione lunga ed inizia da Ronco, frazione di Dezzo in Val di Scalve, che si raggiunge da Boario con la statale 294 o da Clusone attraverso il Passo della Presolana, entrambe le strade si congiungono a Dezzo di Scalve che oltrepassiamo. Proseguiamo sulla statale 294, superiamo la deviazione per Vilminore e arriviamo a Ronco. Prima di uscire dalla frazione, sulla sinistra, troviamo un piccolo parcheggio dove lasciamo l’auto e dove, su un muretto a sinistra, troviamo le indicazioni del sentiero 413. Seguiamo questa indicazione e percorriamo un mulattiera che risale la valle del Vò, lungo il percorso incontriamo vari cartelli che narrano la vita e le tradizioni locali.

Superiamo due deviazioni, una per un mulino e più avanti quella per il sentiero 413/a, sotto di noi possiamo vedere il Torrente Vò con i suoi salti. Continuiamo in salita nel bosco fino a sbucare in un alpeggio,

lo attraversiamo e sulla sinistra vediamo la Baita Venano di Sotto, continuiamo a risalire il sentiero fino a scorgere a sinistra una cascata.

Attraversiamo il torrente, formato dalla cascata, su di una passerella e raggiungiamo la Baita Venano di Mezzo. Adesso ci dirigiamo verso una parete rocciosa, qui il sentiero che la risale è stato scavato nella roccia strapiombante ed è protetto da catene e paletti, ma è bene prestare la dovuta attenzione in caso di pioggia o presenza di neve e ghiaccio.

Oltrepassato questo settore iniziamo a scorgere in lontananza la bandiera del rifugio, proseguiamo fino a raggiungere la Baita Venano di Sopra 1864m, oltre la quale incontriamo un grande pianoro

lo attraversiamo ed iniziamo a risalire i tornanti della Costiera del Sòlega, fino a raggiungere i due Laghetti del Tornello situati a quota 2202m.

Lasciati i laghetti percorriamo un traversone dove sono poste alcune catene per l’attraversamento di un ruscello, anche in questo settore va prestata la dovuta attenzione a causa di alcuni punti leggermente esposti.

Proseguendo superiamo il bivio col sentiero che porta al Passo di Belviso, attraversiamo altre roccette e raggiungiamo la Campana dei caduti

e un obice risalente alla prima guerra mondiale,

e infine arriviamo al rifugio sopra di cui è posta un aquila bronzea.

.

Dal rifugio possiamo ammirare un magnifico panorama sulle cime delle Orobie.

PUNTO DI PARTENZA : Ronco (BG) 1075M

SENTIERO: 413

DISLIVELLO: 1253m

DIFFICOLTA’: EE

Rifugio Albani 1939m

Il Rifugio Albani si trova sotto la parete Nord della Presolana. L’escursione inizia dalla frazione Carbonera di Colere 1043 m, che si può raggiungere dalla Val Camonica passando per Boario Terme dove seguiamo le indicazione per Angolo Terme e successivamente per la Val di Scalve, attraverso la caratteristica via Mala, fino a Dezzo di Scalve dove troviamo le indicazioni per Colere e poi per Carbonera dove parcheggeremo nei pressi degli impianti di sci. Si può raggiungere Colere anche dalla Val Seriana passando per il Passo della Presolana. Lasciata l’auto troviamo le indicazioni del sentiero 403 per il Rifugio Albani, il sentiero inizia sul lato opposto della strada, all’inizio di Via Polzone.

Prendiamo la strada asfaltata che inizia con forte pendenza, proseguiamo seguendo i cartelli indicatori gialli fino a che incontriamo, in un prato, la segnaletica per il rifugio Albani, continuiamo brevemente sulla la strada cementata fino ad una baita dove troviamo un cartello con le indicazioni per il rifugio Albani ed il sentiero 403. Imbocchiamo questo sentiero, oltrepassiamo un ponticello di legno e iniziamo a salire con una sensibile pendenza. Proseguiamo risalendo le piste da sci di Colere, per poi spostarci a sinistra dove ritroviamo le indicazioni del sentiero 403 che si inoltra nel bosco. Uscendo dal bosco attraversiamo un rado prato ed entriamo nella zona degli sfasciumi rocciosi della Presolana.

Proseguiamo in salita, sempre seguendo i segnavia che indicano il Rifugio.

Risaliamo un canalone detritico e in alto iniziamo a vedere il rifugio.

Superiamo un traliccio di una vecchia teleferica e saliamo a zig zag fino
alla Baita Alta di Polzone,

dove incrociamo il sentiero 401 e dove possiamo ammirare le pareti nord della Presolana.

Continuiamo e superiamo le baracche dei minatori che lavoravano nelle gallerie scavate nella roccia per estrarre la fluorite. Troviamo anche un trenino con tre vagoni carichi di materiale

e la Capanna Trieste che nel 1924 venne donata al Cai di Bergamo che la utilizzò come rifugio e la dedicò a Luigi Albani, primo scalatore della parete nord della Presolana, fino a che nel 1965 venne edificato l’attuale rifugio. Proseguiamo brevemente e raggiungiamo il Rifugio Albani. Sopra al rifugio sono posti un altare con una croce. Il panorama è magnifico ed abbraccia tutta la parte nord della Presolana, il monte Ferrantino, il Ferrante e gli altri monti che circondano la valle di Colere.

PUNTO DI PARTENZA : Colere (BG) Località Carbonera 1043 m

SENTIERO: 403

DISLIVELLO: 896 m

DIFFICOLTA’: E

Canto Alto 1146m

Il Canto Alto è una montagna delle Prealpi bergamasche facilmente distinguibile, alle spalle delle città di Bergamo, grazie alla sua forma piramidale e alla grande croce posta sulla cima. L’escursione ha inizio dal paesino di Monte di Nese 800m che si raggiunge da Bergamo seguendo le indicazioni per la Val Seriana fino ad imboccare l’uscita per Alzano Lombardo, proseguiamo fino ad incontrare le indicazioni per  Monte di Nese. Raggiunto il paese lasciamo l’auto in un parcheggio che troviamo sulla sinistra di un tornante, dove vi è anche una pensilina con la fermata dell’autobus. Proseguiamo per pochi metri in salita sulla strada asfaltata fino ad incontrare le indicazioni dei sentieri,

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noi seguiamo, su via Fracc, il sentiero 533  per il Canto Alto. Inizialmente attraversiamo un un prato e poi proseguiamo tra alcune case fino a riprendere una strada asfaltata che percorriamo fino al suo termine. Qui il 533 si trasforma di nuovo in un sentiero che si inerpica sul fianco del Monte Cavallo. Continuiamo nel bosco fino a raggiungere un incrocio sulla dorsale del monte,

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proseguiamo su una ampia cresta erbosa fino a raggiungere il Canto Basso 900 m.

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In alto davanti a noi iniziamo a scorgere la grande croce del Canto Alto. Incontriamo un incrocio di sentieri dove lasciamo il 533 per proseguire sul 507 per il Canto Alto. Risaliamo il  crinale dove si aprono alcuni splendidi scorci sulla pianura da un lato e sulle Orobie dall’altro. Il sentiero prosegue ora con alcuni saliscendi  fino ad incontrare un roccione che aggiriamo a sinistra, rientriamo nel bosco e percorriamo un tratto di ripida salita fino ad incontrare alcune roccette che superiamo facilmente. Ora il sentiero si divide: a sinistra vi è il tratto facile mentre a destra vi è quello difficile. Superato questo tratto continuiamo nel bosco in ripida salita fino a incontrare un cartello che indica la località Stalle di Braghizza.  Proseguiamo fino ad oltrepassare una casa e successivamente incontriamo e superiamo un curioso agglomerato di rocce verticali che affiorano dal terreno. Risaliamo un ripido crinale

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fino a raggiungere la vetta del Canto Alto 1146m con la grande croce qui posta nel 1979.

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Dal terrazzo panoramico possiamo ammirare le maggiori vette orobiche.

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PUNTO DI PARTENZA : Monte di Nese (BG) 800m

SENTIERO:  533,507

DISLIVELLO: 346m

DIFFICOLTA’: E

Colle Presolana 1695m

Il Colle Presolana è posizionato tra il Pizzo di Corzene e la Presolana. L’escursione ha inizio dal Passo della Presolana, questo Passo, situato in provincia di Bergamo, collega la Val Seriana con la Val di Scalve. Lasciata l’auto nel grande parcheggio posto di fronte al bar Neve scendiamo brevemente in direzione Val Seriana fino  all’Albergo Spampatti e seguendo le indicazioni,

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imbocchiamo la mulattiera  che si inoltra nel bosco. Proseguiamo in falso piano attraverso dei prati fino a raggiungere la valle di Campello, ignoriamo la deviazione  per la baita Cassinelli DSC07460

e risaliamo nel bosco fino a raggiungere la  malga Corzenine 1363 m.

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Proseguiamo  lungo la carrareccia che porta alla malga Cornetto,

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fino a giungere ad un incrocio dove troviamo le indicazioni per il Colle della Presolana

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lasciamo quindi la carrareccia e imbocchiamo il  sentiero a destra

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che risale tra piante e cespugli fino  al Colle della Presolana 1695 m.

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Bello i panorama sulla Presolana, sul Pizzo di Corzene e sul Passo della Presolana.

 

PUNTO DI PARTENZA : Passo della Presolana 1297m (BG)

SENTIERO: 319

DISLIVELLO: 398m

DIFFICOLTA’: E

Monte Visolo 2369m

Il Monte Visolo è una montagna bergamasca che fa parte del massiccio della Presolana. L’escursione ha inizio dal Passo della Presolana, questo Passo, situato provincia di Bergamo, collega la Val Seriana con la Val di Scalve. Lasciamo l’auto nel grande parcheggio situato di fronte al bar Casa Neve, proseguiamo brevemente  sulla statale, in direzione val di Scalve, fino ad incontrare un bivio dove troviamo i segnavia del sentiero 315 per la Rifugio Cassinelli,

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risaliamo la stradina, inizialmente asfaltata fino a giungere ad un altro bivio dove  proseguiamo per Malga Cassinelli e Grotta dei Pagani.

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Lungo il sentiero superiamo un traliccio dell’alta tensione e poco dopo, sulla sinistra, incontriamo una trincea della 2° Guerra Mondiale. Continuiamo tra radici affioranti che formano dei gradini naturali, fino ad uscire dal bosco ed entrare in una ampio pianoro con vista sulla Presolana dove incontriamo un bivio con i  segnavia dei sentieri 316 per il Monte Visolo e 315 per la Baita Cassinelli e Cappella Savina, noi  prendiamo il segnavia 316 per il  Monte Visolo.

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Risaliamo

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con numerosi tornanti il ripido fianco del monte  fino che il sentiero si dirige,

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quasi in piano con un lungo traverso, verso destra. Giunti sul orlo degli strapiombi sulla Val di Scalve riprendiamo a salire ripidamente la cresta.

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Lungo il precipizio possiamo ammirare la Corna delle Quattro Matte.

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Giungiamo in fine sulla cima del Visolo dove è posto un cippo.

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Grandioso il panorama sulla Presolana, sul Pizzo Camino e sulla Val di Scalve.

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PUNTO DI PARTENZA : Passo della Presolana 1297m (BG)

SENTIERO: 315, 316

DISLIVELLO: 1072m

DIFFICOLTA’: EE

Bivacco Città di Clusone 2050m e Cappella Savina 2082m

L’escursione ha inizio dal Passo della Presolana, questo Passo, situato provincia di Bergamo, collega la Val Seriana con la Val di Scalve. Lasciamo l’auto nel grande parcheggio situato di fronte al bar Casa Neve, proseguiamo brevemente  sulla statale, in direzione val di Scalve, fino ad incontrare un bivio dove troviamo i segnavia del sentiero 315 per la Rifugio Cassinelli,

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risaliamo la stradina, inizialmente asfaltata fino a giungere ad un altro bivio dove  proseguiamo per Malga Cassinelli e Grotta dei Pagani.

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Lungo il sentiero superiamo un traliccio dell’alta tensione e poco dopo, sulla sinistra, incontriamo una trincea della 2° Guerra Mondiale. Continuiamo tra radici affioranti che formano dei gradini naturali, fino ad uscire dal bosco ed entrare in una ampio pianoro con vista sulla Presolana, dove incontriamo un bivio con i  segnavia dei sentieri 316 per il Monte Visolo e 315 per la Baita Cassinelli e Cappella Savina, noi proseguiamo su quest’ultimo e in breve raggiungiamo la Baita Rifugio Cassinelli 1568m .

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Oltrepassiamo il rifugio

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e giungiamo ad un altro bivio dove troviamo le indicazioni del sentiero 315 per la Cappella Savina .

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Risaliamo il ripido sentiero su fondo sassoso, con splendida vista sulla Presolana ,oltrepassiamo una pozza e continuiamo, sempre in ripida salita, con alcuni tornanti

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fino a che il sentiero si dirige a sinistra verso il già visibile bivacco,

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percorriamo un tratto piano su sfasciumi, per risalire nuovamente con alcuni tornanti ,

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oltrepassiamo un canale che scende dal monte Visolo,

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proseguiamo risalendo tra alcune roccette e superando alcuni piccoli canali fino a giungere al dosso erboso dove è posizionata la Cappella Savina 2082m con l’immagine della Madonna della Presolana.

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Da qui scendiamo su traccia al sottostante Bivacco Città di Clusone.

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Questa nuova struttura in legno e lamiera ha sostituito nel  2015 il vecchio bivacco in lamiera. Nel  nuovo Bivacco è disponibile l’apparecchiatura per S.O.S. Splendida la vista sulla Presolana e il suo Gruppo.

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PUNTO DI PARTENZA : Passo della Presolana 1297m (BG)

SENTIERO: 315

DISLIVELLO: 785m

DIFFICOLTA’: E

Cima di Grem 2049m

La Cima di Grem è una montagna bergamasca situata tra la val del Riso e la val Serina, fa parte del gruppo di montagne chiamate  M.A.G.A. (Menna, Arera, Grem, Alben) dove si svolge la famosa Sky Marathon. L’escursione ha inizio dal parcheggio del Passo di  Zambla che si raggiunge da Bergamo seguendo la Sp 46 della Val Seriana fino a Ponte Nossa, dove seguiamo le indicazioni per il Passo di Zambla, giunti al passo parcheggiamo l’auto e troviamo i cartelli indicatori.

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Seguiamole indicazioni in direzione nord, incontriamo subito un bivio dove teniamo la destra e giungiamo ad un incrocio dove è posta la cappella dedicata alla Madonna di Caravaggio.

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Qui troviamo i segnavia del sentiero 223 che seguiamo in direzione Cima di Grem.

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Procediamo inizialmente in piano e poi in discesa, oltrepassiamo un bivio e continuiamo sempre seguendo le indicazioni del sentiero 223, ignorando le indicazioni per il rifugio Alpe Grem.

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Proseguiamo sul percorso ed incontriamo un nuovo bivio dove noi manteniamo la direzione Cima di Grem, risaliamo il bosco con alcuni tornanti fino a giungere ai prati della Baita di Mezzo di Grem,

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proseguiamo sul sentiero, oltrepassiamo un altro bivio mantenendoci sempre sul 223,

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superiamo una pozza

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e iniziamo a risalire con il faticoso tratto di sentiero

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che ci porta alla Baita Alta di Grem 1631m,

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superiamo la baita e continuiamo sul sentiero fino a incontrare il Bivacco Mistri 1780m.

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Da qui proseguiamo

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fino alla Bocchetta di Grem 1976m,

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posta fra la Cima Foppazzi e la Cima di Grem, da qui con un ultimo strappo

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raggiungiamo la visibile croce di vetta del Grem.

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Il panorama è spettacolare  con magnifica vista sull’Arera, Alben, Menna e tutte le Orobie oltre alla conca di Oltre il Colle.

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PUNTO DI PARTENZA : Passo di Zambla 1238m (BG)

SENTIERO:223

DISLIVELLO: 811m

DIFFICOLTA’: E

Monte Tisa 1317m e Cima Cavlera 1320m

Il Monte Tisa e la Cima Cavlera  sono due montagne che fanno parte di una piccola catena montuosa della media Val Seriana. L’escursione ha inizio dal Santuario di S. Patrizio

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che vale la pena di visitare e che si raggiunge da Colzate in Val Seriana seguendo le indicazioni per il Santuario. Lasciata l’auto nei parcheggi del Santuario proseguiamo sulla strada asfaltata

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in direzione Bondo fino a trovare una deviazione a sinistra, imbocchiamo questo sentiero, dove incontriamo una Santella.

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Il sentiero segue in parte la strada e taglia alcuni tornanti passando attraverso dei boschi. Arrivati nei pressi di Rezzo proseguiamo seguendo  il segnavia 518 e Sentiero Honio e risaliamo verso sinistra a fianco di un prato con alcune case,

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camminiamo su stradina cementata per poi entrare in un bel bosco dove il sentiero diviene sassoso. Passiamo accanto alla bella santella di Uni dove  il sentiero devia a destra.

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Arriviamo in località Uni dove incontriamo una grande cascina in pietra, qui il sentiero diventa una carrareccia che sale dritta davanti a noi e continuiamo sul sentiero di Honio.

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Poco dopo ignoriamo la deviazione di sinistra per il Monte Cavlera e continuiamo sulla mulattiera fino a incontrare, a sinistra, le indicazioni per il sentiero 518 e per “Oretel” che seguiamo abbandonando la strada sterrata. Il percorso diviene più ripido e scivoloso,

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attraversiamo una stretta valle, usciamo dal bosco e passiamo accanto una cascina con un bel prato, sul cui fianco troviamo il segnavia con la scritta Cavlera.

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Proseguiamo sul sentiero che passa attraverso un bosco di faggi fino a giungere al roccolo Messina.

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Proseguiamo su stradina fino a che troviamo un segnavia con le indicazioni per il monte Tisa.

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Saliamo in un bosco di abeti  fino ad uscire su un pianoro con una pozza d’acqua

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e una piccola costruzione in cemento, siamo sulla sella posta tra il monte Tisa e cima Cavlera. Ci dirigiamo prima a sinistra sulla dorsale che ci permettere di raggiungere la croce del monte Tisa

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con bel panorama sull’Alben, sull’Arera

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e in lontananza sulla Presolana. Torniamo ora sui nostri passi fino alla pozza e proseguiamo in direzione opposta a quella percorsa in precedenza, seguendo   intuitivamente  il percorso verso il punto più elevato che è la cima Cavlera. Da dove possiamo ammirare le pareti del monte Alben.

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PUNTO DI PARTENZA : Santuario San Patrizio 674m Colzate (BG)

SENTIERO: 518, sentiero Honio

DISLIVELLO: 338m

DIFFICOLTA’: E