Mese: agosto 2020

Piccolo Lagazuoi 2778m

Il monte Lagazuoi, divenne tristemente famoso nel corso della Prima Guerra mondiale, infatti nelle sue viscere furono scavate varie gallerie per creare ricoveri per uomini e armi sia dagli Italiani e sia dagli austro- ungarici. Tuttora si possono visitare gallerie, trincee e postazioni di mitragliatrici restaurate del Museo all’Aperto della Grande Guerra. L’escursione inizia dal Passo Falzarego, accanto al parcheggio della funivia Lagazuoi dove prendiamo il sentiero 402.

Risaliamo su fondo detritico,

incontrando resti di ricoveri e l’ingresso della Galleria del Lagazuoi, noi continuiamo sul sentiero fino alla Forcella Travenanzes 2507m.
Qui ci dirigiamo a sinistra sul sentiero 401 e raggiungiamo la Forcella Lagazuoi 2572m. Da qui risaliamo il sentiero serpeggiante per il Rifugio Lagazuoi. 

Sul sentiero possiamo vedere e visitare vari manufatti e ricoveri della Prima Guerra Mondiale.

Arriviamo al Rifugio Lagazuoi, che è situato in prossimità della stazione a monte della funivia Lagazuoi.

Dal rifugio su un comodo sentiero raggiungiamo la croce di vetta del Piccolo Lagazuoi a quota  2778 m, la Croce è stata eretta a ricordo dei caduti della Prima Guerra Mondiale.

Il panorama è fantastico con vista sulla Marmolada, le Tofane, il Piz Boe, la Civetta, il Pelmo, l’Antelao, le Odle, il gruppo del Sella e il gruppo di Fanes.

Per il ritorno ripercorriamo l’itinerario di salita.

PUNTO DI PARTENZA : Passo Falzarego 2105m (BL)

SENTIERO: 401, 402

DISLIVELLO: 673m

DIFFICOLTA’: E

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Giro ad anello Colfosco, Rifugio Puez, Rifugio Jimmy, Colfosco

Escursione ad anello che inizia dal paese di Colfosco in Alta Val Badia. Lasciamo l’auto nel parcheggio a monte della chiesa di Colfosco e imbocchiamo il sentiero numero 4 con le indicazioni per il Rifugio Edelweiss, oltrepassiamo alcune abitazioni tipiche e arriviamo alla cabinovia Col Pradat che superiamo, continuando a mantenerci sul sentiero fino a raggiungere il Rifugio Edelweiss.

Lasciamo il Rifugio e risaliamo, passiamo oltre l’incrocio con il sentiero proveniente da Col Pradat e continuiamo sul sentiero che si fa più stretto, alla nostra sinistra scorgiamo il Ciampac mentre a destra vediamo le pareti rocciose del Sassongher. Transitiamo accanto ad un’antica cappella,

raggiungiamo e costeggiamo il Lago Ciampei, ora prosciugato e risaliamo il sentiero con alcune serpentine fino alla Forcella Ciampei 2366m, dove incrociamo, a sinistra, l’Alta Via delle Dolomiti n. 2 che sale dal Passo Gardena e che percorreremo al ritorno. Noi svoltiamo a destra per attraversare una gola tramite la quale si giunge all’altopiano del Puez. 

Continuiamo sul sentiero passando a fianco dei dirupi che scendono verso la Vallunga, superiamo una piccola altura e raggiungiamo il Rifugio Puez 2475m. Il Rifugio Puez fu costruito dalla sezione ladina del DuÖAV  nel 1889, dopo la Prima Guerra Mondiale, in un secondo tempo passò di proprietà alla Sezione CAI di Bolzano. L’8 agosto 1982 fu inaugurato il nuovo rifugio Puez, costruito dalla Sezione poco distante da quello originario, ancor oggi esistente.

Lasciamo il rifugio e percorriamo a ritroso il sentiero fino alla forcella Ciampei, dove proseguiamo sull’Alta Via delle Dolomiti n. 2 in direzione del Passo Gardena. Ci inoltriamo nello spoglio altipiano della Crespeina,

passiamo a fianco del laghetto Crespeina,

per poi risalire fino a raggiungere la Forcella Crespeina 2528m dove troviamo un crocifisso di legno.

Ora continuiamo seguendo le indicazioni per la Forcella Cir,

percorriamo il sentiero che, inizialmente, scende nella valle

per poi risalire alla Forcella Cir, a quota 2460m.

Qui possiamo godere del magnifico panorama che ci si presenta con vista sul gruppo del Boè e le cime dolomitiche circostanti. Scendiamo inoltrandoci in una conca irta di pinnacoli rocciosi, proseguiamo in discesa, fra macchie di pino mugo, fino a raggiungere il Rifugio Jimmy. Da qui imbocchiamo il sentiero 8A

e poi il sentiero 8 fino al Rifugio Ütia Forcelles, dove scendiamo fino al bivio con il sentiero 4 che percorreremo per tornare a Colfosco.

PUNTO DI PARTENZA : Colfosco (BZ) 1645 m

SENTIERO: 4, 2, 8A, 8

DISLIVELLO: 883 m

DIFFICOLTA’: E

Rifugio Nuvolau 2575m e Rifugio Averau 2415m

Il rifugio Nuvolau è il rifugio più antico delle Dolomiti, venne costruito nel 1883 sulla cima del monte Nuvolau. L’escursione inizia dal parcheggio del Passo Falzarego 2105m

da qui ci dirigiamo verso il segnavia del sentiero 441 che imbocchiamo.

Superiamo gli impianti di risalita del Col Gallina, passiamo su un ponte di legno e successivamente risaliamo un tratto roccioso fino a giungere ad un pianoro dove incontriamo il bivio del sentiero per la Croda Negra. Noi ci dirigiamo a sinistra e risaliamo un canale roccioso, da percorrere con la dovuta attenzione, specialmente in caso di pioggia o ghiaccio. Superato questo tratto, in breve raggiungiamo la Forcella Averau.

Continuiamo costeggiando la parete sud dell’ Averau

fino a giungere all’omonimo Rifugio 2415m.

Da qui possiamo vedere il Nuvolau con il suo rifugio posto sulla cima. Lasciamo il rifugio Averau e imbocchiamo il sentiero 439, superiamo alcune placche rocciose e risaliamo, con attenzione, il pendio del Nuvolau, mantenendoci a debita distanza dagli strapiombi che costeggiano il sentiero,

fino a raggiungere il Rifugio Nuvolau a 2575m.

Magnifico il panorama dolomitico che ci si presenta e che comprende la Croda da Lago, il Cristallo, le Tre Cime di Lavaredo, il Sorapiss, l’Antelao, le Tofane, il Fanis, la Civetta, il Pelmo e la Marmolada.

Lasciamo il Rifugio e ripercorriamo lo stesso sentiero fino al Rifugio Averau, da qui prendiamo il sentiero 439 che si dirige verso il Rifugio Scoiattoli alle Cinque Torri,

proseguiamo fino ad incrociare il sentiero 440 che imbocchiamo. Scendiamo nel bosco fino a raggiungere

il Pian dei Menìs, nelle cui vicinanze passa la strada del Passo Falzarego. Risaliamo fino al Rifugio Col Gallina 2060m

da dove continuiamo fino al Passo Falzarego.

PUNTO DI PARTENZA : Passo Falzarego 2105m

SENTIERO: 441, 439, 440

DISLIVELLO: 470m

DIFFICOLTA’: E- EE