Un aquila di bronzo è il monumento, costruito nel 1912 e ripristinato nel 1959, dedicato a Theodor Christomannos, nato a Vienna da famiglia di origine greca, che, si narra, salì il Monte Ortles calzando scarpe da cerimonia. Christomannos fu un grande estimatore della zona dolomitica, ne capì le potenzialità turistiche e ideò la Grande Strada delle Dolomiti che collega Bolzano con Cortina e Dobbiaco. L’escursione ha inizio dal Passo Costalunga detto anche Passo Carezza che possiamo raggiungere da Vigo di Fassa (TN) o da Nova Levante (BZ). Dal Passo seguiamo il sentiero 548 per il Rifugio Paolina

fino a raggiungere un bivio dove lasciamo il sentiero 548 e imbocchiamo il sentiero 552 sempre per il Rifugio Paolina.

Il sentiero sale nel bosco, in questo tratto possiamo godere di alcuni splendidi scorci sul Latemar. Passiamo accanto ad una baita e sempre seguendo il sentiero per il Rifugio passiamo sotto la funivia, che

raggiunge il rifugio Paolina, proseguiamo lungo il sentiero fino a raggiungere il rifugio.

Ora seguiamo il sentiero 539 che sale al Monumento Christomannos.

Il sentiero sale verso il monumento con magnifica vista sul Latemar.

Raggiungiamo infine la roccia su cui è posta la maestosa Aquila di bronzo dedicata a Christomannos .

Ci lasciamo alle spalle il monumento e

proseguiamo in leggera discesa sul sentiero 549 fino a


raggiungere un bivio, che al ritorno ci porterà al Passo Costalunga. Proseguiamo quindi fino a giungere al Rifugio Roda di Vael (Rotwandhutte), la cui costruzione si deve proprio a Christomannos e

in breve raggiungiamo anche la vicina Baita Pederiva 2275m

con il suo tetto con la scritta “Ciao”.

Da questo punto di osservazione il panorama è stupendo in particolare sul Gruppo del Catinaccio.

Scendiamo al bivio precedente e ritorniamo al Passo Carezza detto anche Passo Costalunga .

PUNTO DI PARTENZA : Passo Costalunga o Passo Carezza 1752m
SENTIERO: 548, 552, 539, 549
DISLIVELLO: 531m
DIFFICOLTA’: E
molto bello ci sono stato qualche anno fa…
Si è proprio una bella escursione
Conservo ancora oggi il ricordo di questo anello, fatto nell’estate del 1985 assieme a don Gigi Vian originario di Vigo di Fassa, merenda presso una malga di amici, a base di polenta e latte munto per l’occasione.
sono contenta che ti ha ricordato un bella esperienza vissuta