Mese: giugno 2018

Monte Ortigara 2106m, Monte Lozze 1959m e Cima Caldiera 2124m

Questa escursione  si svolge sull’altopiano di Asiago, in provincia di Vicenza, in una delle zone in cui si è consumata, da giugno del 1916 a novembre del 1917, una delle più grandi tragedie per i nostri soldati durante la Grande Guerra ed infatti questa zona viene  chiamata “il Calvario degli Alpini” poiché qui caddero 20.000 nostri soldati.  Vi sono vari  itinerari per l’Ortigara, ma quello che percorreremo noi sarà un itinerario circolare che ci permetterà di comprendere completamente gli avvenimenti che qui accaddero. L’itinerario ha inizio da Piazzale Lozze 1771m che si raggiunge da Asiago seguendo le indicazioni per Gallio e successivamente per Campomulo fino ad incontrare le indicazioni per la zona sacra del monte Ortigara. Superato il rifugio Campomulo inizia la strada per il monte Ortigara. Questa strada è asfaltata fino al rifugio Campomuletto poi diventa sterrata con carreggiata larga, ma con molte buche, dopo circa 6 km diviene nuovamente asfaltata fino al Piazzale Lozze. Lasciata l’auto nel piazzale procediamo seguendo le indicazioni del sentiero 841

DSC08931

per Cima della Caldiera, entriamo nella zona sacra, il sentiero passa accanto alla chiesetta del monte Lozze e al Sacrario che visiteremo al ritorno,

DSC08937

oltrepassati la chiesetta seguiamo  le indicazioni per “itinerario giallo opere militari”.

DSC08939

Sul percorso passiamo accanto a ruderi di costruzioni, tralasciamo le indicazioni  per Cima della Campanella,  oltrepassiamo caverne, trincee e varie costruzioni militari.

DSC08944

La cima Caldiera è visibile davanti a noi.

DSC08954

Continuando sul sentiero

DSC08962

passiamo in un intaglio roccioso ed entriamo in un panoramico pianoro. Sotto di noi abbiamo Prà della Porta mentre di fronte a noi possiamo ammirare: la Valsugana oltre cui vediamo la catena dei Lagorai con Cima Asta, le Pale di San Martino e in lontananza la Marmolada, mentre a destra si osservano  le Alpi Feltrine  e il Grappa.

DSC08965

Attraversiamo questo pianoro passando accanto a postazioni di artiglieria ricavate nel fianco di Cima della Caldiera

DSC08967

e risaliamo, su una strada militare, il versante est. All’altezza di un tornante troviamo le indicazioni per l’osservatorio “Torino”

DSC08977

costruito nella roccia nel 1917 e che è interessante visitare per la spettacolare vista sulla sottostante Valsugana

DSC08981

e sull’Ortigara.  Usciti dall’osservatorio continuiamo in salita e raggiungiamo  l’ osservatorio esterno chiamato “Elsa G”  con impressionante vista sulla Valsugana.

DSC08987

Superiamo altre postazioni  e raggiungiamo Cima della Caldiera con la sua grande Croce.
DSC09024

Dalla vetta possiamo abbracciare l’intero campo di battaglia che spazia da Cima della Campanella al Monte Lozze, al Pozzo della Scala, al Monte Campanaro e al Monte Ortigara.

DSC09026

Seguiamo ora i segnali e scendiamo verso il Pozzo della Scala, superiamo, con la dovuta attenzione,  un caratteristico “campo solcato”, cioè un fenomeno carsico superficiale su roccia nuda e incontriamo altri ruderi di costruzioni. In questa piccola valle si ammassavano i reparti italiani prima di assaltare i reticolati austriaci,

DSC09032

i soldati oltrepassando il Monte Campanaro, sfociavano nel Vallone del Agnellizza  e partivano all’attacco delle formidabili difese dell’ Ortigara. Noi, seguendo la linea di assalto italiana, passiamo sotto il monte Campanaro  e scendiamo ripidamente nel Vallone dell’Agnellizza, detto anche Vallone della Morte, poiché durante la battaglia era colmo di morti.

DSC09033

Raggiungiamo le pendici dell’Ortigara dove giunge anche un sentiero che proviene dal Baito omonimo. Iniziamo a risalire il monte, incontriamo una piccola sorgente chiamata “Pozzetto dei feriti” perché durante l’assalto era utilizzato per dissetare i feriti.

DSC09036

Lungo la salita oltrepassiamo una  postazione austriaca in caverna per 5 mitragliatrici, incontriamo alcuni scalini e  un corrimano che ci conduce in  una breve galleria a  gomito chiamata Galleria Biancardi dedicata al comandante della Brigata Regina che qui posizionò i suoi soldati prima dell’assalto.

DSC09042

Usciamo sul sentiero che ora si  innalza ripido su gradini, ma protetto da corrimano metallico. Raggiungiamo infine il carsico crinale dell’Ortigara e  incontriamo,

DSC09046

subito il Cippo eretto nel 1961 in memoria dei reparti austro-ungarici che difesero la montagna.

DSC09052

Proseguiamo in un paesaggio lunare costellato di buche e doline.

DSC09056

Risaliamo crinale in moderata salita, lasciando sulla destra la Dolina grande e raggiungiamo la vetta dove troviamo la colonna mozza qui eretta nel 1920 dall’Associazione nazionale Alpini.

DSC09074

Il panorama è spettacolare e comprende  gran parte dell’Altipiano dei sette comuni con  le sue Cime più alte Cima Dodici e Cima Portule. Per la discesa imbocchiamo il sentiero 840 detto anche sentiero tricolore,

DSC09081

sulla destra si apre la Dolina del Circo “Zirkus Doline”, dove vi erano le trincee e i comandi austriaci. Scendiamo lungo il Coston dei Ponari  e raggiungiamo il Baito Ortigara a quota 1973 m.

DSC09087 DSC09086

Continuiamo ora in falso piano nella “Pozza dell’Ortigara”  fino a raggiungere il Monte Lozze  1959 m con ampia vista sul campo di battaglia e dove troviamo, eretta su una colonna, la statua della Madonna degli Alpini

DSC09089

Scendendo incontriamo prima  il Rifugio dedicato al tenente Giovanni Cecchin, medaglia d’oro al valore militare e successivamente la Chiesetta del Lozze,

DSC09098

costruita dagli alpini del battaglione Verona dopo la battaglia del giugno del 1917. Nelle vicinanze della chiesetta sorge il piccolo Ossario contenente i resti dei caduti che ancor ‘oggi si possono trovare sul percorso. Da qui proseguiamo e raggiungiamo in breve il Piazzale Lozze.

 

PUNTO DI PARTENZA : Piazzale Lozze 1771m

SENTIERO:841 e 840

DISLIVELLO: 353m

DIFFICOLTA’: E-EE (dove ci sono i corrimano)

 

Pubblicità

Forte Interrotto e Cimiteri Mosciagh

Il Forte Interrotto era una caserma militare progettata nel 1885 sulla cima dell’omonimo Monte, fu realizzato dagli Italiani sull’Altopiano di Asiago per controllare il confine con l’impero Austroungarico. La sua posizione permetteva di avere una visuale completa sulla parte centrale dell’Altopiano.  Durante la Strafexpedition venne abbandonato dalla guarnigione italiana e utilizzato dalle truppe austro-ungariche come postazione di osservazione. L’escursione ha inizio da Camporovere, piccolo paese subito a nordovest di Asiago, giunti presso questa località si prende, verso nord, via Forte Interrotto e, usciti dalle case, si continua in moderata salita sulla strada asfaltata tra grandi prati, con magnifica vista sull’ Altopiano di Asiago. Dopo alcune curve parcheggiamo lungo gli spiazzi accanto la strada e percorriamo a piedi  la strada sterrata fino a raggiungere il forte.

DSC08805 DSC08813 DSC08825

Dal forte possiamo godere una magnifica vista sull’Altopiano.

DSC08811

Dopo aver visitato il Forte seguiamo le indicazioni per Cimiteri di Mosciagh e

DSC08838

continuiamo sulla mulattiera che entra nel bosco.

DSC08860

Passiamo accanto ad un edificio diroccato e

DSC08840

proseguiamo seguendo le indicazioni per i Cimiteri Mosciagh. Continuiamo sulla mulattiera fino a raggiungere il cippo eretto in onore del 141º Reggimento Fanteria della Brigata Catanzaro a ricordo del loro eroico comportamento durante  la battaglia di cima Mosciagh:  il 26 maggio del 1916 gli austriaci erano riusciti ad impossessarsi di 6 cannoni italiani e a scacciare dalla vetta gli Artiglieri, ma la notte del 27 il II Battaglione del 141º Fanteria attaccò alla baionetta e riusci a recuperare sei cassoni portamunizioni ed un cannone mentre i rimanenti cannoni, già danneggiati, vennero resi inutilizzabili. Da ciò derivò il motto del 141º «Su monte Mosciagh la baionetta ricuperò il cannone».

DSC08842

Proseguiamo sulla mulattiera fino a giungere ai Cimiteri Austroungarici 1 e

DSC08845 DSC08847

2 del Mosciagh in questi cimiteri  riposano 1142 soldati dell’armata Austroungarica che sono caduti in questo territorio durante la prima guerra mondiale.

DSC08848

Continuiamo ora  verso il Cimitero Mosciagh 3 seguendo il sentiero 833, superiamo alcune bivi, ma seguiamo sempre le indicazioni per il cimitero Mosciagh 3.

DSC08852

Dopo una ripida salita giungiamo al Cimitero 3 dove sono sepolti altri 209 soldati dell’armata Austroungarica .

DSC08854

 

DSC08853

 

PUNTO DI PARTENZA : Strada per il Forte Interrotto  1250m- Camporovere (VI)

SENTIERO: 833

DISLIVELLO:  280m

DIFFICOLTA’: E

Ciaspolata Croce del Civello 1697m

L’escursione ha inizio dal Centro Fondo di Campolongo in provincia di Vicenza, che si raggiunge da Vicenza percorrendo tutta l’autostrada della Valdastico fino a Piovene Rocchette, da qui si seguono le indicazioni per Asiago. Giunti sull’Altopiano proseguiamo, sempre seguendo le indicazioni per Asiago,  fino a Canove di Roana dove, alla rotonda troviamo le indicazioni per Roana e Rifugio Campolongo. Proseguiamo sempre seguendo le indicazioni Centro Fondo Campolongo fino a giungere al grande  grande parcheggio a pagamento. Seguiamo il percorso ciaspole per la Croce del Civello.

DSC08596

Il tracciato torna verso la strada asfaltata e la attraversa per risalire, passando accanto ad una pozza, fino allo Spiazzo dei Mercanti dove troviamo la deviazione per Malga Erio e malga Quarti di Verena,

DSC08599

noi invece proseguiamo verso sinistra per la Croce del Civello. Attraversiamo uno splendido bosco

DSC08605

fino a raggiungere la Croce del Civello.

DSC08610 DSC08607

Dalla Croce proseguiamo il giro ad anello seguendo le indicazioni  per Campolongo, scendiamo attraversando un bosco fino ad incontrare la strada asfaltata che proviene dal centro sciistico Verena, passiamo accanto alla Casara di Campovecchio e

DSC08621 DSC08622

proseguendo accanto alla strada asfaltata torniamo al parcheggio di Campolongo.

 

PUNTO DI PARTENZA : Centro fondo Campolongo 1551m Rotzo (VI)

SENTIERO: Pista ciaspole Croce del Civello

DISLIVELLO: 240m

DIFFICOLTA’: EAI (Escursionismo in Ambiente Innevato)

 

Ciaspolata Rifugio Moline 1740m

Il Centro fondo di Gallio è situato sull’Altopiano di Asiago (VI) e si raggiunge da Asiago seguendo le indicazioni per Gallio. Giunti a Gallio si seguono le indicazioni per  Campomulo 1500m che raggiungiamo dopo alcuni chilometri e dove entriamo nella strada a pagamento e nel grande parcheggio.

DSC08595

Calzate le ciaspole seguiamo le indicazioni per il percorso Moline che con una lunghezza di 7.5 km (di sola andata ) ci porterà al Rifugio Adriana Malga Moline. Iniziamo a percorrere la pista costeggiando le piste di fondo fino ad immergerci in un bosco,

DSC08569

continuiamo passando in prossimità della Malga Fiara che sorge accanto ad una pista di fondo.

DSC08589 DSC08572

Da qui proseguiamo con continui saliscendi nel bosco dei Castellari. La pista prosegue tra il Monte dei Compari a sinistra e lo Spitz Keserle a destra.

DSC08579 DSC08580

Raggiungiamo infine il Rifugio Adriana Malga Moline 1740m dove giunge anche una Pista di Fondo.

DSC08582

Da qui si possono raggiungere due località simbolo dei tragici eventi della Grande Guerra : Il Monte Ortigara e la Cima della Caldiera.

 

PUNTO DI PARTENZA : Centro fondo Campomulo 1500m- Gallio (VI)

SENTIERO: Pista ciaspole Moline

DISLIVELLO: 240m

DIFFICOLTA’: EAI (Escursionismo in Ambiente Innevato)