Mese: gennaio 2017

Monte Cimo 954m e Santuario della Madonna della Corona

Il Monte Cimo è una montagna veronese che si affaccia sulla Valle dell’Adige sopra il paese di Brentino. La notorietà di questo monte si deve principalmente alle via di arrampicata e al Santuario della Madonna della Corona che accoglie pellegrini non solo dal Veneto, ma anche da Lombardia e Trentino. L’escursione ha inizio dal paese di Brentino che si raggiunge da Affi (Vr) lungo la strada provinciale per Rovereto. Giunti al paese si seguono le indicazioni per il Santuario e si lascia l’auto nei parcheggi situati in prossimità della Chiesa del paese. Proseguiamo a piedi seguendo le indicazioni fino a giungere all’imbocco del “sentiero dei Pellegrini”n.73.

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Il percorso inizia  su  una scalinata

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che risaliamo per poi continuare nel rado bosco, dove iniziano i capitelli del Rosario, cioè i misteri della vita di Cristo, fino a giungere ad una croce in cemento con bella vista sulla valle dell’Adige con l’Autostrada del Brennero. Ora il percorso si dirige con alcuni tornanti  all’interno della profonda gola  o “Vajo”, proseguiamo in salita sul sentiero, sempre scalinato,  fino a giungere alla base della parete del Monte Cimo dove abbiamo un primo scorcio del Santuario.

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Una ripida scalinata protetta scavata nella roccia ci permette di affrontare e superare, con stretti tornanti,  la strapiombante parete.

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Oltrepassiamo una piccola galleria dove è posta una immagine della Madonna e raggiungiamo  un ponte che attraversa un burrone, questo  ponte è detto del Tiglio perché nell’antichità si superava il burrone cavalcando un albero di Tiglio. Ora risalendo un’altra ripidissima scalinata, sempre scavata nella roccia, raggiungiamo il Santuario. Il Santuario della Madonna della Corona venne costruito sul luogo dove, nel XV secolo, sorgeva un eremo. La prima chiesa venne costruita nel 1530. Nel 1625 i Cavalieri di Malta riedificarono la chiesa e la trasformarono in un Santuario che completarono nel 1680.

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All’epoca  al santuario venne dato il nome di “Santa Maria di Monte Baldo”. Nel 1898 si decise di ampliarla e di rifare la facciata in stile gotico che venne completata nel 1899. Nell’Anno Santo 1975 la chiesa fu ristrutturata scavando nella roccia per ampliarla. Il Santuario fu consacrato il 4 giugno 1978. Papa Giovanni Paolo II nel luglio del 1982 lo elevò  alla dignità di basilica minore e qui si recò in visita  il 17 aprile 1988. La devozione alla Madonna della Corona è documentata in molte località della Diocesi di Verona, di Vicenza, di Brescia e di Trento.

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Dopo la visita al Santuario riprendiamo a salire, passando attraverso una galleria scavata nella roccia dove vi è un dipinto della Madonna, percorrendo una strada asfaltata lungo la quale sono poste 14 statue bronzee raffiguranti la Via Crucis (il percorso può essere accorciato salendo lungo le scale). Raggiunto in breve il l’abitato di Spiazzi imbocchiamo la stretta via a sinistra che passa davanti all’albergo trattoria Speranza la seguiamo fino a giungere alla sbarra che impedisce l’accesso ai veicoli del Maso Corona,

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superata la sbarra proseguiamo sullo sterrato, con vista sul sottostante complesso del Santuario, che con percorso circolare costeggia la vetta  del Monte Cimo

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che possiamo raggiungere con percorso libero. Magnifica la vista sul Lago di Garda meridionale e dall’altro lato vediamo la Vallagarina veronese e la Lessinia.

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PUNTO DI PARTENZA : Brentino 163m

SENTIERO:73

DISLIVELLO: 791m

DIFFICOLTA’: E

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Monte Colodri 418m

Il Monte Colodri si eleva sopra Arco (Tn) ed è famoso per le vie di arrampicata e le ferrate che attirano scalatori da tutto il Mondo. L’escursione ha inizio dal parcheggio del Castello di Arco che si raggiunge da Arco seguendo via Calvario. Lasciata l’auto proseguiamo seguendo le indicazioni per il Santuario di Santa Maria di Laghel, ci incamminiamo su una strada circondata da ulivi dove troviamo anche delle belle stazioni della Via Crucis.

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Giunti al Santuario imbocchiamo il sentiero 431 per il monte Colodri

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che prosegue superando con alcuni tornanti le falesie della scuola di roccia,

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Durante il percorso possiamo ammirare alcuni magnifici scorci sul lago di Garda.

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Arriviamo all’incrocio con il segnavia per il Monte Colt, ma noi proseguiamo per la Croce dei Colodri.

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Risaliamo delle roccette e

 

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raggiungiamo l’ampia cima del Monte Colodri dove troviamo una grande croce posta tra curiose rocce carsiche .

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Abbiamo una bellissima vista sull’alto lago di Garda e su Arco.

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PUNTO DI PARTENZA : parcheggio del Castello di Arco 218m

SENTIERO: 431,431B

DISLIVELLO:200m

DIFFICOLTA’:E

Monte Mignone 1743m

Il Monte Mignone è una montagna bresciana che si eleva sopra il Lago di Lova a Borno. L’escursione ha inizio dal paese di  Borno (Bs) che si raggiunge seguendo la statale della Val Camonica fino all’abitato di Malegno dove troviamo le indicazioni per Borno. All’inizio del paese  svoltiamo a destra su una stretta stradina seguendo  le indicazioni per il lago di Lova e la località Navertino, proseguiamo fino alla chiesetta di San Fiorino

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dove vi sono alcune piazzole di sosta per lasciare l’auto. Proseguiamo sulla strada asfaltata che passa accanto alla chiesetta fino ad un bivio dove svoltiamo a destra  in direzione del Bar-Ristorante Navertino  dove troviamo i segnavia per il lago di Lova.

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Qui imbocchiamo una mulattiera che prosegue in costante pendenza, passiamo accanto alla bella Cappella del Madonna di Fatima, contenente numerosi ex voto e affrescata con scene della guerra partigiana locale. Continuiamo in ripida salita fino ad un bivio dove seguiamo le indicazioni per il lago di Lova.

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Giunti al lago
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lo  costeggiamo percorrendo il sentiero 103 per il colle Mignone

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che risale  con alcuni tornanti fino al Colle dove troviamo una Cappelletta  e una stele a ricordo dei Partigiani.

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Qui troviamo i cartelli che ci indicano la direzione per il monte Mignone.

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Seguiamo dei paletti bianco rossi  fino a raggiungere una traccia di sentiero che risale il fianco della montagna.

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Giungiamo inizialmente su un poggio panoramico da cui possiamo vedere la cima del Mignone che raggiungiamo seguendo una delle varie tracce che percorrono la dorsale del monte.

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Dalla vetta il panorama è fantastico e spazia sulla media ValCamonica e sul gruppo dell’Adamello, mentre dal lato opposto possiamo ammirare, il Pizzo Camino, la Cima  Moren, il Monte Sossino, la  Cima Ezendola, il Cimon della Bagozza e

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la Cima della Bacchetta gruppo Concarena.

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PUNTO DI PARTENZA :Borno località Navertino(BS) 955m

SENTIERO: 82,103

DISLIVELLO:763m

DIFFICOLTA’:E