Mese: agosto 2016

Monte Misa 2184m

Il Monte Misa è una montagna bresciana che fa parte della propaggine meridionale del gruppo dell’Adamello che si estende nella zona Bagolino Gaver. L’escursione ha inizio dalla località Valle Dorizzo che si raggiunge da Bagolino seguendo la strada provinciale per il Passo di Croce Domini. Lasciamo l’auto nei parcheggi che si trovano vicino alla chiesetta e torniamo per un centinaio di metri in direzione Bagolino finché sulla destra troviamo una deviazione con vari segnavia e le indicazioni del sentiero 424 Monte Misa.

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Imbocchiamo la stradina, inizialmente asfaltata che ci porta nella boscosa Val Sanguinera, proseguiamo in progressiva salita fino a che giungiamo alla Cascina Serèse,una grossa cascina con trofei di animali appesi, qui imbocchiamo la mulattiera, segnavia 429, che si stacca sulla destra, facendo attenzione ai nastri che servono ad impedire il transito dei fuoristrada,

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risaliamo questa mulattiera che prosegue con numerosi tornanti, oltrepassiamo una pozza d’acquaDSC04667

e continuiamo fino a raggiungere la Malga Val Dorizzo Alta, qui la mulattiera si trasforma in sentiero e saliamo ripidamente fra cespugli e magri prati.

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Il sentiero si dirige a sinistra passando sopra uno sperone di roccia e aggirando il fianco della montagna. Continuiamo sul sentiero, oltrepassiamo una fontanella

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e raggiungiamo un ampio pianoro, dove troviamo i cartelli segnaletici per il monte Misa.

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Oltrepassiamo il Cascinello di Misa con alcune pozze d’acqua

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e seguiamo il sentiero che traversa il fianco del monte.

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Proseguiamo sul sentiero fino a a giungere sotto la cresta dove individuiamo la croce dell’anticima DSC04624

che raggiungiamo con dovuta attenzione con salita libera. Poco oltre, sempre in cresta, raggiungiamo la cima del Monte Misa dove troviamo un palo.

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Qui possiamo ammirare uno dei più bei panorami delle montagne bresciane, spaziamo dal Lago di Garda con i suoi monti, alla Corna Blacca con il Gruppo del Maniva, il Passo Croce Domini, alla Presolana, Pizzo camino, Orobie,Frerone, Terre Fredde, Blumone, Adamello, Brealone, Carega, Baldo.

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PUNTO DI PARTENZA : Valle Dorizzo 1200m

SENTIERO: 424,429

DISLIVELLO: 984m

DIFFICOLTA’: E- EE sentiero scarsamente segnalato

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Monte Caplone o Cima delle Guardie 1976m

Il Monte Caplone è la montagna più alta dell’Alto Garda bresciano. L’escursione parte da Cima Rest che si raggiunge dalla sponda bresciana del Lago di Garda. Presso il paese di Gargnano troviamo la deviazione per la Valvestino, imbocchiamo questa strada e la  seguiamo fino a Magasa dove incontriamo e seguiamo  le indicazioni per Cima Rest. Raggiunta questa località  lasciamo l’auto nei parcheggi vicini al rifugio Cima Rest. Da qui torniamo brevemente sulla strada appena percorsa,  in direzione della chiesetta degli alpini. Poco prima della chiesetta, sulla nostra destra, troviamo le indicazioni del sentiero 69,

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lo imbocchiamo  e proseguiamo su una ripida stradina cementata che passa attraverso le caratteristiche case con il tetto di paglia, scendiamo poi in uno splendido bosco di faggi secolari, passiamo accanto a malga Avezza  e risaliamo fino ad un incrocio di sentieri dove noi seguiamo le indicazioni per il monte Caplone,

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imboccando la traccia centrale e tralasciando le carrarecce di destra e di sinistra. Saliamo in un bellissimo bosco con alcuni tornanti che ci permettono di apprezzare i primi scorci sul Lago di Garda, passiamo accanto ad alcuni pinnacoli rocciosi e  guadiamo un ruscello proveniente da una piccola cascata.

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Da qui sbuchiamo all’aperto su grandi prati dove ci appare  l’imponente  parete sud del monte Caplone

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con la catena di cime chiamata “Costa del Bus del Balì”, sul lato opposto possiamo vedere la  Cima Tombea mentre alle nostre spalle  si apre la spettacolare vista del Lago di Garda con la penisola di Sirmione. Proseguiamo  fino a raggiungere  una  strada militare che proviene da malga Tombea e la imbocchiamo verso destra seguendo le indicazioni per il monte Caplone.

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Passiamo sotto una galleria scavata nella roccia

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e risaliamo fino a giungere la Bocca di Campei .

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Questo Passo segnava il confine tra l’Italia e l’Impero Austro Ungarico mentre ora indica il confine tra la Valle di Campei (Brescia) e la Val di Lorina (Trento). A Bocca di Campei lasciamo la strada militare per seguire a destra il sentiero che si dirige in salita sul fianco erboso del Caplone.

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Superiamo alcune facili roccette e giungiamo su un piccolo pianoro dove troviamo un cartello che indica il ” Bus del Balì” , lo oltrepassiamo e

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dopo qualche metro, sulla nostra destra, intravediamo il cippo di vetta e  una traccia di sentiero che sale con qualche segnale bianco e rosso sbiadito. Seguiamo questa traccia  che ci conduce  alla cima

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con il suo  cippo di vetta.

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Dalla Cima il panorama spazia a 360° e va dal Lago di Garda, alla catena del Baldo, al Pasubio, alle Dolomiti del Brenta, alle Alpi di Ledro, alla Presanella, al gruppo dell’Adamello , al Carè Alto e alle Prealpi bresciane.

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PUNTO DI PARTENZA : Cima Rest (Magasa Bs) 1056m

SENTIERO: 69,66 e 444

DISLIVELLO: 920m

DIFFICOLTA’: E

Sas da Mezdì 2301m

Sas da Mezdì è una montagna della Val di Fassa posta all’inizio della Valle di San Pellegrino. L’escursione ha inizio dalla stazione della Cabinovia di Lusia che si raggiunge da Moena seguendo le indicazioni per il Passo san Pellegrino, dopo circa 3 Km troviamo sulla sinistra l’impianto con i suoi grandi parcheggi. Saliamo sulla Cabinovia e scendiamo alla stazione intermedia su un ampio pianoro  dove, nelle vicinanze dell’area giochi, troviamo il segnavia del sentiero 614 che ci condurrà alla vetta.

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Imbocchiamo il sentiero che risale ripidamente in un bel bosco di larici e proseguiamo seguendo le indicazioni per il “Troi dei Soldai”.

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Saliamo il ripido  fianco del monte, costeggiando una colata di sassi

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e successivamente passiamo accanto a delle grotte.

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Proseguiamo fino a giungere al “Troi dei Soldai”  uno spettacolare balcone panoramico dove troviamo dei ruderi di un osservatorio risalente alla Grande Guerra.

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Da qui saliamo lungo l’evidente traccia,

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superiamo una serie di gradini scavati nella roccia e

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risaliamo verso la vetta dove troviamo una croce di legno.

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Il Panorama spazia a 360°, poiché il Sas da Mezdi è la più alta montagna della zona, ad ovest possiamo ammirare il gruppo del Latemar con Moena e la Val di Fassa, più a nord il gruppo del Catinaccio con a destra il Sasso piatto e il Sassolungo, sul lato opposto la Valle di San Pellegrino con i Monzoni e la Marmolada sullo sfondo

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ed infine le Pale di San Martino ad est.

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PUNTO DI PARTENZA : Stazione intermedia Cabinovia di Lusia 1820m

SENTIERO: 614

DISLIVELLO: 481m

DIFFICOLTA’: E

Dosso Piemp 1207m

Il Dosso Piemp è una montagna dell’entroterra gardesano in provincia di Brescia. L’escursione ha inizio da Olzano, frazione di Tignale sul Lago di Garda, che si raggiunge percorrendo la strada statale 45 bis Gardesana Occidentale. Superato il paese di Gargnano, per chi proviene da Brescia dopo alcuni km si trova sulla sinistra, subito dopo una galleria e una curva, la deviazione per il paese di Tignale, imbocchiamo questa strada fino a raggiungere Olzano, dove seguiamo le indicazioni per il residence la Forca. Lasciamo l’auto nelle vicinanze del Residence e proseguiamo sulla strada asfaltata che successivamente diviene mulattiera. Entriamo in una pineta, risaliamo il bosco fino a giungere ad un incrocio dove prendiamo il sentiero 256.

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Continuiamo la salita a tornanti tra magnifici pini. Il sentiero costeggia alcune gallerie risalenti alla Grande Guerra. Durante la salita possiamo ammirare magnifici scorci sul Lago di Garda.

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Continuiamo sempre seguendo il sentiero 256. Ad un certo punto passiamo nei pressi di una croce chiamata “Cruss dei Frasegn” che si può raggiungere con una breve deviazione. Tornati sui nostri passi oltrepassiamo una sbarra e ci immettiamo in una sterrata che seguiamo in salita, passiamo accanto ad alcuni segnavia che ci indicano il rifugio Piemp e
continuiamo fino a giungere  ad una bocchetta. Sulla nostra destra, seguendo una traccia di sentiero, raggiungiamo il sovrastante Dosso Piemp con la sua croce di vetta.

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Il panorama è grandioso e spazia dalla Val Tignalga, al lago di Garda, al Monte Baldo.

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Tornati alla bocchetta la oltrepassiamo e seguendo la strada sterrata a sinistra raggiungiamo il Rifugio Cima Piemp.

 

PUNTO DI PARTENZA : Olzano di Tignale (BS) 700m

SENTIERO: 256

DISLIVELLO:507m

DIFFICOLTA’: E

Monte Rodondone 1143m

Il Monte Rodondone  è una montagna bresciana facente parte della catena montuosa che dalla Punta Almana si protende fino al Lago d’Iseo. L’escursione ha inizio da via Santa Maria del Giogo  di Polaveno che si può raggiungere sia dalla Val Trompia sia dal lago d’Iseo. Salendo dalla  Val Trompia quando giungiamo a  Ponte Zanano prendiamo le indicazioni per Polaveno, superata  la strettoia in centro a Polaveno si prosegue per circa due chilometri e dopo una curva troviamo le indicazioni per Santa Maria del Giogo, qui imbocchiamo l’omonima via e proseguiamo fino a che incontriamo uno stretto tornante dove si diparte una carrareccia con divieto di transito. Lasciamo l’auto negli spazi di fianco alla strada e continuiamo sulla carrareccia che in falso piano prosegue nel bosco accompagnata dalle tabelle della Via Crucis fino a che giungiamo ad una Cappelletta, qui oltrepassiamo una sbarra e iniziamo a salire  più ripidamente  fino a raggiungere il Quattrocentesco Santuario con l’adiacente Rifugio degli alpini di Polaveno. Nel piazzale del Santuario c’è il Monumento ai Caduti con una statua bianca raffigurante la Madonna;

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da qui possiamo  ammirare un dei più bei panorami della Provincia di Brescia con vista sull’intero Lago d’Iseo, sulle Orobie e sul Monte Rosa.

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Procediamo oltre il Santuario e seguendo la segnaletica bianco azzurra  imbocchiamo il sentiero 3V. Scendiamo per un breve tratto, passiamo accanto ad una trattoria e ad una strada che porta a Sulzano; noi proseguiamo sul sentiero 3V

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che sale tra prati, capanni da caccia e piante sparse con bel panorama sulle montagne circostanti fino a giungere l’ampia e ripida cresta del Rodondone che risaliamo passando accanto ad un punto panoramico, con vista sul lago d’Iseo e Montisola,

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fino a giungere alla boscosa cima dove troviamo un cartello che indica il nome e l’altezza del monte oltre ai segnavia del sentiero 3V.

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Il panorama dalla cima, pur essendo parzialmente coperto dagli alberi comprende il lago d’Iseo, il Monte Guglielmo, le Orobie e i monti della Val Trompia.

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PUNTO DI PARTENZA : Via santa Maria del Giogo Polaveno (BS) 648m

SENTIERO: 3V

DISLIVELLO: 495m

DIFFICOLTA’: E