Mese: febbraio 2015

Rifugio Maria e Franco a Passo Dernal 2574m

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Il rifugio Maria e Franco è stato costruito nel punto dove una volta sorgeva il rifugio Brescia.Fu costruito e poi ingaurato nel 1911, nelle vicinanze del Lago Dernal per offrire un punto di appoggio agli alpinisti che si recavano in quella zona, allora poco conosciuta e non frequentata. Durante la prima guerra mondiale fu requisito e trasformato in casermetta e venne a far parte della seconda linea difensiva italiana. Alla fine della guerra tornò in funzione come rifugio, fino alla seconda guerra mondiale, quando fu distrutto. Fino agli anni settanta rimase un rudere poi grazie ad una donazione della famiglia Lomini il rifugio fu ricostruito ed intitolato ai coniugi Maria e Franco Lomini appassionati alpinisti bresciani.
L’escursione parte dal grande parcheggio situato poco prima del Lago di Malga Bissina 1791m , che si raggiunge al termine della Valle Daone cui si perviene da Lardaro ( Strada Statale del Caffaro-TN) . Da qui raggiungiamo uno spiazzo dove troviamo le indicazioni per il sentiero n. 242, che inizialmente scende per poi risalire fino al bellissimo Lago di Campo 1944 m.

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Costeggiamo il lago tenendolo sulla nostra sinistra e passando a lato della Malga di Campo ,risaliamo il sentiero fino a raggiungere il Passo di Campo 2296m; qui durante la la prima Guerra mondiale vi erano postazioni dell’esercito italiano. Dal passo abbiamo una magnifica vista sui sottostanti Lago di Campo, Lago Di Malga Bissina con la sua diga, la più grande del Trentino e sul maestoso Carè Alto, mentre sull’ opposto lato bresciano ammiriamo il Lago d’Arno con la sua diga, sovrastati dal Monte Campelio.

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Qui incrociamo il sentiero n. 1 (Alta via dell’Adamello) che seguiremo verso sinistra in direzione del Rifugio Maria e Franco. Il sentiero passa ai piedi della spettacolare Sega d’Arno, una serie di guglie di granito. In questo settore dovremo prestare la dovuta attenzione per un breve tratto esposto,ma assicurato con una catena .Arriviamo quindi  all’inizio di una grossa morena, qui lasciamo sulla nostra sinistra il bivio per la cima del Re di Castello e proseguiamo sempre sul costone sinistro della valle dell’Arno, si raggiunge poi e si attraversa una larga faglia ( Val Ghilarda) ,fino a transitare in seguito in una zona umida piena di fioriture con un piccolo stagno,  da qui raggiungiamo infine il Passo Dernal 2574 m con il suo laghetto, dove è situato il Rifugio Maria e Franco , il più alto rifugio della provincia di Brescia.

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Spettacolare è la vista sui vicini Monte Re di Castello, Monte Frisozzo, sull’ Adamello con i suoi ghiacciai e sul Carè Alto.

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PUNTO DI PARTENZA : Lago di Malga Bissina 1791m

SENTIERO: 242 e 1

DISLIVELLO: 783m

DIFFICOLTA’: E

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Monte Listino 2750m

DSCF0458Il monte Listino è una montagna del gruppo dell’Adamello , tra la provincia di Brescia e la provincia di Trento, anche essa ha avuto un suo ruolo durante la prima guerra mondiale,infatti troviamo resti di strutture militari. L’escursione parte dalla piana del Gaver,si parcheggia presso la centrale idroelettrica della Caffaro 1510m , che si raggiunge salendo in auto dal paese di Bagolino (BS), passando per Val Dorizzo, seguendo le indicazioni per il Gaver. Dal parcheggio si sale sulla sinistra seguendo le indicazioni,su un tratto di sentiero molto ripido e cementato che poi si trasforma in un mulattiera. Si prosegue a tratti nel bosco con vari saliscendi fino ad arrivare dopo circa 1.30h al casinello di Blumone 2099m.

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Lasciamo sulla sinistra il sentiero che risale fino al passo del Blumone e proseguiamo un po’ in falsopiano e successivamente per alcuni tornanti sul versante del Monte Blumone, per poi passare , sempre salendo, sul lato destro fino a raggiungere dopo circa 2.30h il Passo del Termine 2334m dove si trovano i resti di un villaggio militare compreso un ospedale, questo passo serviva da collegamento con le Valli trentine Leno e Daone.

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Ci dirigeremo ora verso sinistra fino ad incontrare ed attraversare il sentiero n.1 (Alta via dell’Adamello) che proviene dal Rifugio Tita Secchi /Passo Blumone e si dirige verso il Rifugio Maria e Franco , si prosegue per ripidi tornanti e infine su gradini dove incontriamo i ruderi di altre postazioni militari,proseguiamo fino a raggiungere la vetta dove troveremo una Madonnina. DSCF0478

Il panorama comprende il Cornone di Blumone , il Pizzo badile Camuno e in lontananza la cima innevata dell’Adamello con il suo gruppo, la Val Daone con il Re di Castello e il Carè Alto.

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PUNTO DI PARTENZA :Piana del Gaver 1510m

SENTIERO:26 e 32

DISLIVELLO: 1240m

DIFFICOLTA’: E

Quiete di montagna- Claudia Checchi

Di te amo i grandi silenzi,
l’ imponente bellezza delle
tue cime maestose,
la dolcezza dei tuoi
verdi pendii,
il fascino misterioso che
aleggia nella profondita’
dei tuoi boschi,
la fresca limpidezza
delle tue acque sorgive,
che scorrono in rivoli, e ruscelli.
L’improvviso apparire
delle radure, ora
inondate di sole, ora
avvolte nell’ombra.
E sopra tutto regna
sovrana la pace,
una pace quasi irreale,
che penetra nell’intimo,
dell’animo, dimentico delle
quotidiane amarezze,
si leva libero e
felice verso il cielo…

Monte Castello di Gaino 870m

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Il Monte Castello di Gaino è una montagna che, seppure di modesta elevazione, offre un vasto panorama che spazia dall’intero Lago di Garda alla Pianura Padana fino agli Appennini, per questa sua caratteristica è una montagna molto frequentata. L’escursione parte da Navazzo 487m frazione di Gargnano, paese sulla sponda bresciana del Lago di Garda. Per raggiungere il paese di Navazzo, giunti a Gargnano si devono seguire le indicazioni  per la Valvestino, la strada sale con con alcuni tornanti fino ad un grande incrocio dove troviamo un campeggio e un bar, noi seguiamo sempre la direzione Valvestino e dopo poco incontriamo il cartello del paese di Navazzo, proseguiamo fino ad incontrare la prima strada (via Sostaga) che si stacca sulla sinistra, la imbocchiamo e proseguiamo fino a giungere ad uno spiazzo posto sotto la chiesa, nei pressi del campo sportivo, qui lasciamo l’auto. Procediamo salendo alcuni gradini fino al campo sportivo e prendiamo la stradina asfaltata a destra che inizia a salire divenendo un sentiero. Raggiungiamo un bivio, attraversiamo la strada asfaltata  e prendiamo la mulattiera che sale davanti a noi con vista sul Monte Pizzoccolo,

procediamo fino ad un altro bivio, qui imbocchiamo la mulattiera che sale a sinistra,

proseguiamo e passiamo davanti a Villa Lena giungendo così ad un nuovo bivio dove troviamo un palo in cemento, noi ci dirigiamo a destra seguendo le indicazioni verniciate sul palo.

Continuiamo sul versante della valle delle Camerate fino a che troviamo un rustico cartello di legno con indicazione “Monte Castello”, lo seguiamo lasciando la mulattiera.

Passiamo vicino ad un capanno di caccia e giungiamo in cresta dove possiamo ammirare un primo scorcio sul lago di Garda e sul monte Baldo. Il sentiero prosegue scendendo dal crinale e si porta nuovamente sul versante della Valle delle Camerate.

Il percorso si dirige ora verso sinistra salendo ad una piccola sella dove con una breve deviazione abbiamo la possibilità di vedere un magnifico panorama sulla parte meridionale del lago di Garda e dove troviamo una nicchia con una Madonnina. Tornati sul sentiero proseguiamo sino alla base del pendio sommitale, qui il sentiero sale ripido e attrezzato con funi metalliche per agevolare la salita e la discesa,

si tratta comunque di un breve tratto da percorrere con la dovuta attenzione, che finisce pochi metri sotto la vetta. Giunti sulla cima troviamo una grande croce,

il libro di vetta e un fantastico panorama sul Lago di Garda e i monti circostanti.

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PUNTO DI PARTENZA :Navazzo 487m (BS)

SENTIERO: 21

DISLIVELLO: 383m

DIFFICOLTA’: EE